Il vento della protesta, che ha invaso la Francia mobilitando migliaia di uomini e donne armati di gilet giallo, soffia ancora forte e per qualcuno arriva, manco a dirlo, direttamente dagli Urali.
Lo dichiara, in un’intervista, il presidente francese Emmanuel Macron parlando di “ingerenza dei media russi” nel fomentare il clima di odio nei suoi confronti che tiene alto lo stendardo dei gilets jeaunes.
L’accusa è riferita specialmente alle testate “RT” e “Sputnik”. Queste agirebbero – non è un’accusa nuova in certi ambienti – come voce di Mosca in Europa per fare propaganda contro i governi avversi. Il ministero degli esteri russo ha chiesto in una nota se questa debba ritenersi la posizione ufficiale del governo francese.
Secondo Le Point, all’Eliseo sarebbero anche convinti di un sostegno ricevuto dai gilet gialli tramite account sui social network acquistati da fonti russe.
Intanto Maria Zakharova, portavoce del ministero degli esteri russo, smentisce categoricamente tutte le accuse definendole “false e infondate”.
(di Simone De Rosa)