Tassa sulle merendine, sui biglietti aerei, sulle bibite. È questa la ricetta del governo Pd-Cinque Stelle per reperire risorse. L’idea della tassa sulle merendine è stata avanzata, per primo, dal ministro “gretino” Lorenzo Fioramonti. Il titolare del Miur è stato intervistato a Porta a Porta rilanciando il suo piano a favore degli ambienti di istruzione: «Microinterventi fiscali su consumi che fanno male alla salute all’ambiente per finanziare la ricerca e la formazione che aiutano la salute e l’ambiente». Nello specifico si prevede una tassa “di 1 euro per un volo nazionale e 1 euro e 50 per un volo internazionale”. Il tutto per cercare di recuperare due miliardi di euro da destinare a “ricerca e formazione che aiutano la salute e l’ambiente”.
Che cos’è la tassa sulle merendine
I microinterventi fiscali – la tassa sulle merendine e sulle bibite – prendono il nome di tasse su bevande zuccherate, snack e voli aerei, che rappresentano “le tre aree principali insieme ad altri interventi su altri tipi di consumi particolarmente significativi e che hanno un costo importante anche per la spesa pubblica”. In vista della legge di Bilancio il pentastellato ha dichiarato che il compito di trovare le risorse spetta al governo nella sua interezza e in particolare al ministro dell’Economia. Però ha imparato che è sempre utile trovare delle coperture.
Il bello è che è stato lo stesso ministro a svelare il bluff e l’inefficacia dei suoi interventi, proprio a Porta a Porta: “Dottor Vespa, domani va a New York, spende probabilmente 1.000 euro, ma non credo che non lo farà perché le chiediamo di spendere 1,50 euro in più, potremmo fare 2 euro o 2,50 euro”.
Il governo di Greta Thunberg
Come riporta IlGiornale, In pochi giorni il neo-ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Lorenzo Fioramonti – già sottosegretario nel governo “giallo-verde” – ha dimostrato di essere un seguace convinto di Greta Thunberg e del climaticamente corretto.
Dopo aver proposto la tassa sulle merendine e sui voli aerei, Fioramonti ha sposato l’iniziativa dell’attivista per il clima svedese facendo appendere uno striscione eloquente fuori dal Miur. “Da oggi, la facciata del Miur riporterà il nostro nuovo slogan: ‘Istruzione, no estinzione’. Il segreto del futuro è tutto raccolto in queste tre parole. La lotta ai cambiamenti climatici passa dalle iniziative di tutti noi, ogni giorno, partendo dalle scuole, dalle accademie e dalle università, per contaminare positivamente le imprese e il resto della società” ha scritto su Facebook il ministro, che nei giorni scorsi ha inviato anche una lettera a tutte le scuole italiane, per sollecitare momenti condivisi con gli studenti in occasione della settimana di mobilitazione globale per l’ambiente e il contrasto al cambiamento climatico, che si concluderà il prossimo 27 settembre.
Conte promuove la tassa sulle merendine
La proposta del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, di introdurre una tassa sulle merendine e sui biglietti aerei per finanziare la scuola, è praticabile. E il governo potrebbe prenderla seriamente in considerazione. A dimostrarlo sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenuto ad Atreju, la manifestazione organizzata a Roma da Fratelli d’Italia. «Mi pare praticabile», afferma Conte rispondendo alla proposta di Fioramonti che vuole trovare le risorse per la scuola tassando merendine, bibite gassate e biglietti aerei (di un euro quelli nazionali e di un euro e 50 quelli internazionali). «Credo che sia una soluzione praticabile», sono le parole di Conte sul tema.
(la Redazione)