Londra è terrorizzata dalle aggressioni e dagli stupri commessi nella zona est, nei quartieri di Waltham Forest e Newham. Le vittime sono giovani donne, sui 30-35 anni, colpite di notte sui mezzi pubblici durante i loro viaggi di ritorno a casa, dopo lunghe giornate di lavoro nel centro cittadino.
Il maniaco adopera sempre la medesima tattica: approccia le donne sui mezzi pubblici, in quelle ore tarde non sono in molti a girare specialmente al di fuori del weekend, scambia poche parole e poi passa alle maniere forti; solo alcune di loro sono riuscite a salvarsi urlando nelle strade. Dopo gli stupri, deruba le malcapitate anche del cellulare, rendendo inoltre difficile la richiesta di soccorso immediato.
Complessivamente si contano 8 attacchi, dai quali sono riuscite a scappare in 3 casi. Il 6 luglio il mostro è riuscito a colpire due volte in posti diversi: a St. Mary road, nei pressi della stazione metro di Leyton, alle 3:25 di notte una donna è stata inseguita e derubata da un uomo poi messo in fuga dalle grida.
Passa poco meno di un’ora e ad Amethyst road, nel quartiere di Waltham Forest, un’altra donna è finita nelle sue grinfie: prima è stata tramortita con un pugno, per poi esser stuprata e rapinata. I due luoghi distano 10 minuti, con l’autobus.
Il sospettato è un maschio, sui 30 anni, africano: Scotland Yard è riuscita a trovare dei video di alcune telecamere di sorveglianza, numerose a Londra.
Riconoscere e rintracciare un uomo in una megalopoli cosmopolita di 14milioni di residenti, contando l’intera area metropolitana, è davvero come cercare un ago in un pagliaio.
Le caratteristiche generali e il video dell’indiziato sono stati pubblicati anche dall’Evening Standard, spesso distribuito gratuitamente nelle stazioni della metropolitana e che ha dedicato, nella versione cartacea, uno spazio forse sin troppo piccolo al caso e alla foto dell’aggressore. Maggiore informazione sarebbe indispensabile, con buona pace del politicamente corretto.
(di Pietro Vinci)