Fra Giuseppe Conte e Silvio Berlusconi ci sarebbe un accordo segreto. A svelarlo è un retroscena di Luigi Bisignani – “l’uomo che tutto sa” – pubblicato su Il Tempo. Conte e Berlusconi, sottolinea Bisignani, non vogliono finire dilaniati dagli sciacalli che si aggirano sempre più numerosi non solo nel Governo, ma anche nel Movimento 5 Stelle e soprattutto in Forza Italia. E adesso Palazzo Chigi, dopo l’uscita di Renzi dal Pd, aspetta con ansia la bozza di un accordo segreto tra il Premier e il Cavaliere, già benedetta, pare, da autorevoli influencer dei Palazzi Vaticani, da blasonati studi legali e dai nuovi luccicanti uffici dei servizi segreti.
L’accordo fra Giuseppe Conte e Silvio Berlusconi
Secondo Bisignani, l’accordo segreto fra Conte e Berlusconi è possibile perché per Silvio Berlusconi è oggi fondamentale salvare il suo impero da intemerate incursioni grilline, così come, per l’ex Avvocato degli italiani, è imperativo resistere alle imboscate parlamentari, aggrappandosi alla prima ciambella di salvataggio recuperata in mare, di qualsiasi colore e genere essa sia ed a qualsiasi prezzo. Resistere, resistere, resistere è ormai il suo mantra.
Conte, dal canto suo, sa bene infatti che il cammino del suo Esecutivo sarà sempre più accidentato, stretto com’è tra le presidenze leghiste nelle principali commissioni parlamentari e il potenziale distruttivo dello tsunami Renzi. Proprio per questo, strizza ora l’occhio al Cavaliere, dal quale sta per ricevere la bozza riservata che, se esaudita, gli permetterà di contare sul voto dei forzisti in Parlamento.
Cosa prevede l’accordo
Berlusconi, scrive Bisignani, come contropartita a Conte, chiede anche una riforma della giustizia in chiave garantista, soprattutto su intercettazioni e prescrizione, e l’introduzione di un suo vecchio pallino: il rilascio su cauzione come negli Stati Uniti. Sul piano fiscale, invece, non vuole la flat tax, che sarebbe indigeribile per Pd e grillini e oltretutto un regalo a Salvini, bensì la riduzione del numero di aliquote sui redditi delle persone fisiche, dalle attuali cinque a due: quella del 23% per redditi fino a 100mila euro e del 33% per redditi superiori. Poi, l’Ires (Imposta sul reddito delle società) a zero per il Sud – attualmente, al 24% – per il rilancio dell’imprenditorialità nel Mezzogiorno.
Così Conte ha conquistato Berlusconi
Come racconta il Corriere della Sera, i due si sarebbero avvicinati il 30 agosto scorso, durante le consultazioni per la formazione del nuovo governo: «Presidente Berlusconi, non c’è bisogno che lei mi ricordi quanto ha fatto. Le sue imprese sono scritte nei libri di storia». C’è mancato poco perché il più antico avversario di grillini e democrat gli concedesse la fiducia honoris causa.
(La Redazione)