Ecco a voi una nuova carrellata dei migliori insulti che si sono detti gli esponenti del PD e quelli del M5S. Proprio gli stessi che in questi giorni stanno confabulando nelle stanze dei bottoni per creare il nuovo governo. Un governo molto lontano da quello che gli italiani avevano votato alle urne solo un anno fa. Ricordiamo infatti, per chi avesse la memoria corta, che a vincere le elezioni fu il Centrodestra di Salvini, Meloni e Berlusconi.
Diverse vicissitudini, una legge elettorale disastrosa ed una costituzione che invoglia la crisi politica hanno creato infine il governo Gialloverde che è caduto poco tempo fa. Una sola certezza ha animato la politica italiana da anni a questa parte, e non è Salvini, fenomeno relativamente recente, ne la crisi migratoria; bensì l’odio fra M5S e PD.
Un odio che travalica la ragione, supera lo sdegno e si sedimenta nell’animo come la peggiore delle macchie. Il Movimento 5 stelle è nato come il movimento anti casta, nemico di ogni partito, di ogni inciucio, di ogni mossa “politicante” e “politichese”. E fa un pò male, a dirla tutta, vederlo oggi combattere e sgomitare per tenere le poltrone e quel vantaggio politico che alle nuove elezioni perderebbe sicuramente.
D’altronde, una volta venduta l’anima al diavolo, non si può tornare indietro. Ed è quindi con un velo di tristezza che vi proponiamo, dopo il successo dell’articolo “Ecco tutti gli insulti che si sono scambiati M5S e PD“, la seconda parte. Il merito di questo nuovo volume della soap-opera PD-M5S va ad un ignoto professore di religione che si ricorda enciclopedicamente tutte le migliori performance dei Grillini in materia di insulti, lo ringraziamo quindi pubblicamente.
Ecco a voi, la seconda parte:
Ecco tutti gli insulti fra M5S e PD parte II
Iniziamo col botto: l’eroe dei due mondi, il giovane ed integerrimo DiBattista che insulta pubblicamente con fare romano ed ardito i demagoghi del Partito Democratico. (Alleghiamo il video). Il nostro eroe non solo chiede al malcapitato piddino Speranza di “dimezzarsi lo stipendio” ma, colto dalla furia della giusta causa, grida “gli Italiani hanno fame e voi gli avete tolto il pane!“
Il nostro giustiziere conclude con una frase che di vero ha tanto, benché nella situazione risulti abbastanza ridicola:
“Guardategli gli occhi a questa gente, basta guardare negli occhi a gente come Speranza, a Brunetta, a Berlusconi e a Renzi per capire che vogliono fare gli interessi esclusivamente dei banchieri”.
Dibattista è stato negli anni una furia, ed ha sempre attaccato il malcostume della politica piddina. Come dimenticare la famosa piovra di #gomorraPD?
Ma non è finita qui, il profilo Twitter di DiBattista è un tesoro per chi vuole ripassare la storia molto recente delle battaglie del M5S.
Passiamo datweet del tipo:
La corruzione dei politici è l’arma principale della mafia.Chiedo al Ministro Boschi un confrontoTV per smentire le sue menzogne.
#GomorraPd
Anche la Castelli non si è mai tirata indietro nel dare dei mafiosi ai piddini, come ha fatto in questo vecchio tweet:
La Legge più importante dell’anno,passa nel silenzio e racconta un Governo di
#GomorraPd che non pensa ai cittadini. http://www.beppegrillo.it/2016/05/litalia_in_mutande.html…
Purtroppo è lontano il tempo in cui Grillo diceva che Gentiloni era telecomandato dall’Europa e dalla Merkel o che Renzi dava degli incapaci ai pentastellati. Ora tutti vogliono fare il misterioso “Interesse del paese”, un interesse che, a quanto pare, non coincide né con il voto degli Italiani né con la loro volontà. Ma a questo, nella Repubblica italiana, è una cosa normale:
(di Fausto Andrea Marconi)