Greta Thunberg contro Trump: "Pazzo pericoloso"

Greta Thunberg contro Trump: “Pazzo pericoloso”

Che dietro il fenomeno Greta Thunberg, ci sia un’accurata strategia di marketing politico ve lo abbiamo già raccontato nei giorni scorsi. Come ha poi correttamente rilevato Marcello Veneziani, «ma credete davvero che una ragazzina paffuta di sedici anni abbia mosso il mondo, l’Onu, i governi, i media in questa “storica” giornata di mobilitazione planetaria per salvare la Terra? Ci voleva lei, coi suoi cartelli e slogan, per scoprire quelle emergenze planetarie? Dai su, non ci vuole molto per capire il marketing politico-mediatico che si è mosso usando l’icona minorenne di Greta, trasformandola in una specie di Bernadette della religione ecologista, con relativo pellegrinaggio alla Lourdes miracolosa di piazza, e il racconto, lo storytelling, ad usum gretini».

Una sinistra spompata e smarrita, prosegue Veneziani, «che non sa più che pesci pigliare, si è tuffata a pesce sul fenomeno Greta e i suoi milioni di sodali, cercando di trarre un populismo buono e giovanile in un rigurgito miracoloso di sessantotto e di appropriarsene. Se leggete i giornali di sinistra, non solo italiani, coi loro titoloni entusiastici, le paginate euforiche, è stata una flebo di vitalità in un corpo smorto, un soccorso da respirazione bocca a bocca».

E infatti, ecco che Greta Thunberg, in nome del politicamente corretto e non di una critica articolata e cosciente, ha definito in un’intervista a Die Welt il presidente Usa Donald Trump «un pazzo pericoloso». E siamo altrettanto sicuri, potete scommetterci, che dal nuovo fenomeno mediatico internazionale, arriveranno, prima o poi, altre dichiarazioni di questo tipo – magari nei confronti di “sovranisti” e prima delle elezioni europee di maggio.

Chi muove i fili di Greta Thunberg

Greta è figlia della celebre cantante Malena Ernman – che nel 2009 partecipò anche all’Eurovision. Sui social vanta una pagina facebook intorno ai 200.000 like. A distanza di soli quattro giorni dalla prima protesta (24 agosto 2018) pubblica un libro dal titolo Scenes from the Heart. Casualità fin troppo emblematica.

Non è finita, la strategia di marketing sarebbe fin troppo banale se fosse finalizzata alla promozione di un semplice libro da parte della madre. Capita quindi che alla giovane Greta Thunberg e alla celebre madre si affianchi anche un terzo personaggio: Ingmar Rentzhog, esperto di marketing e pubblicità.

Da quel che risulta Ingmar Rentzhog è proprietario della startup We Do not Have Time. Il 24 novembre 2018 l’esperto di marketing ha pensato bene di inserire la stessa Greta Thunberg nel board della società. Solo 3 giorni dopo la società ha lanciato una campagna di crowfunding che ha raccolto 2,8 milioni di Euro.

Greta Thunberg contro Trump: "Pazzo pericoloso"

(La Redazione)

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