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Nuovo MES, usura UE e le supercazzole degli europeisti

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Sulla riforma del MES si è detto molto, sulla usura pure, degna conseguenza dell’istituzione che lo ha creato. Non è necessario approfondire un meccanismo che per grandi linee può essere così riassunto: un fondo, già esistente, che con la nuova versione dovrebbe portarci come Italia a versare miliardi di euro (ancora 111, per la precisione) e a non poterne ricevere manco un euro in cambio. Sì, in teoria sono tutti soldi dati in prestito: ma considerati esempi di gioia creditizia come la Grecia, direi che pochi dubbi si possono avere sul concetto di “fondo perduto”. Si rimandi a questa sintesi di Matteo Brandi, sufficientemente esaustiva.

MES, la nuova frontiera dell’usura europeista

Essì, perché una delle caratteristiche del nuovo “Fondo Salva Stati” è quella di dover sempre mantenere i parametri dell’intelligentissimo accordo di Maastricht, ovvero un debito che non superi il 60% del PIL, condizione per l’Italia, con il suo attuale +130%, ovviamente impossibile. Gli europeisti alla Carlo Cottarelli dicono sempre le stesse cose: basta ridurre il debito e combattere l’evasione fiscale, che problema c’è.

Peccato che la stessa evasione sia una conseguenza dello strozzamento di tasse che ci assilla da quasi 30 anni. E peccato che continui a non valere nulla un dato storico che ripeteremo fino allo spasmo, ovvero che sono quasi 30 anni che le spese dello Stato italiano sono inferiori ai suoi introiti in tasse, senza che ciò abbia avuto il benché minimo riflesso sull’abbattimento del sempreverde “debito” che, anzi, continua a crescere e a costituire il pretesto per prendersela con le generazioni di italiane passate, quelle che vivevano “al di sopra delle proprie possibilità” , portandoci ad essere la quinta potenza industriale al mondo e accumulando un risparmio privato altissimo che ci invidiano tutti gli altri popoli occidentali.

Particolare interessante, gli stessi Cottarelli di turno non riescono a difenderla tout court, consapevoli della clamorosa beffa che rappresenta. “Chi la attacca sbaglia” è il massimo che riescono a partorire dalle loro menti preparate e competenti. Oppure

Il MES e le vaghe risposte degli europeisti

Non si può rispondere dettagliatamente sui metodi che un ladro utilizzerà per venirvi a derubare: perché il MES è una truffa, l’ennesima usura. Uno strozzinaggio da 111 miliardi di euro.

Era una truffa già dall’inizio, con le sue condizioni vessatorie, cone le sue “grecie”, con il suo modello ripara-guasti di un sistema, quello di Bruxelles, che ha impoverito gran parte dei Paesi della zona euro.

Sarà ancora più una truffa adesso, con gli intenti di distruggere completamente i risparmi privati degli italiani, che sarebbero costretti, nel caso, a versare una liquidità mai vista per non ricevere assolutamente nulla in cambio, tranne le classiche parolette di critica e bacchettamento su quanto si dovrebbe tagliare la spesa pubblica e quanto eliminare un’evasione che per larga parte non è altro che una reazione all’usura di matrice europeista, MES in testa con tutto ciò che ne consegue.

(di Stelio Fergola)

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