Dazi USA: la sinistra attacca il sovranismo, ma è colpa dell'Europa

Dazi USA: la sinistra attacca il sovranismo, ma è colpa dell’Europa

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La notizia del momento è sicuramente quella dei dazi imposti dagli USA all’Unione Europea. La WTO (Organizzazione mondiale del commercio) ha infatti stabilito che gli Stati Uniti potranno imporre alle merci provenienti dall’UE dazi per 7,5 miliardi di dollari.

Una brutta notizia per il nostro export, perché all’interno della lista dei prodotti rientrano capisaldi del nostro agroalimentare come prodotti caserari, salumi e prosciutto, che saranno colpiti da dazi del 25%.

Dazi USA all’Europa: sinistra contro i sovranisti

La notizia ha scatenato le reazioni più disparate tra le mille voci giustamente preoccupate per i nostri produttori. Tra queste quelle di certa sinistra, che non ha perso occasione per prendersela con il sovranismo, responsabile, secondo lorsignori, della misura in questione.

L’ex premier e ora leader di “Italia Viva” Matteo Renzi ha infatti tuonato:

Dazi USA: la sinistra attacca il sovranismo, ma è colpa dell'EuropaAd unirsi al coro anti-sovranista anche il segretario PD Nicola Zingaretti.

Dazi USA: la sinistra attacca il sovranismo, ma è colpa dell'Europa

Ma non è di certo finita qui, nella compilation non potevano mancare nomi illustri dell’europeismo sfrenato, campioni di banalità come Laura Boldrini e David Parenzo.

Dazi USA: la sinistra attacca il sovranismo, ma è colpa dell'Europa Dazi USA: la sinistra attacca il sovranismo, ma è colpa dell'Europa

Attacchi “liberali” infine arrivano infine anche da “centro-destra” (o forse ex-centrodestra, chi lo sa), come quello di Flavio Tosi.

Dazi USA: la sinistra attacca il sovranismo, ma è colpa dell'Europa

Una serie di attacchi tutto sommato prevedibili. Magari anche giusti, si potrebbe pensare. E invece no, perché dietro queste dichiarazioni roboanti si nasconde un’altra verità malcelata, che non fa che trascinare i nomi sopracitati nell’ennesima brutta figura.

Perché ci sono i dazi? La vicenda Airbus

Il fatto è che non è affatto vero, come vuole far intendere qualcuno, che Donald Trump, di punto in bianco, in preda ad un attacco di sovranismo acuto, abbia iniziato a porre dazi a destra e a manca trascinando nella sua malattia una WTO infestata dagli spiritelli del nazionalismo.

Questi dazi derivano invece da un processo molto lungo, che dura da ben 15 anni e che ha come protagoniste l’Unione Europea e le nazioni tanto amate dagli europeisti nostrani, Francia e Germania.

La vicenda risale infatti al 2004, quando Airbus diventa il primo produttore di velivoli al mondo a discapito dell’americana Boeing. Quest’ultima accusa l’Unione Europea di aver elargito aiuti per 22 miliardi al consorzio Airbus (di cui fanno parte Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna). L’Europa, dal canto suo, risponde lamentando uno speculare aiuto a Boeing da parte di Washington.

I dazi di cui parliamo non spuntano dunque all’improvviso, ma derivano proprio da questo contenzioso. La WTO ha infatti ritenuto illegittimi gli aiuti UE a Airbus e ha autorizzato la Casa Bianca ad imporre dazi sui prodotti europei.

Italia vittima dell’Europa, altro che del sovranismo

La realtà dunque non è quella di un sovranismo che fa danni, ma quella di un’Italia che sarà costretta a pagare lo scotto di azioni messe in atto dall’Europa nell’interesse, tanto per cambiare, di Francia e Germania.

Quella che in queste ore si vuole far passare come la conseguenza di una tendenza politica scomoda per qualcuno è in realtà la plastica rappresentazione di come l’Italia sia ancora una volta vittima di madame UE. Un’Europa che decide della nostra politica economica e che ci impone vincoli variabili a seconda dei suoi umori. Un’Europa che ci abbandona davanti all’emergenza migranti salvo farci la morale con gli applausi a chi sperona le motovedette della nostra Guardia di Finanza. Un’Europa che, per gli interessi franco-tedeschi, sarà unica responsabile dei danni derivati dai dazi al nostro comparto agroalimentare. Altro che sovranismo.

(di Simone De Rosa)

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