Donald Trump attacca, in poche ore, Google, Apple e la Francia. La materia del contendere è quella economica con un tycoon determinato nel mantenere salda la sua rotta.
Sui due colossi digitali pesano i rapporti con la Cina. Per Google infatti il presidente si dice preoccupato e, in quello che suona come un avvertimento più che come un attacco, dice: “Potrebbero esserci oppure no timori di sicurezza nazionale sui rapporti fra Google e la Cina. Se c’è un problema lo scopriremo, mi auguro sinceramente che non ci sia”.
Attacco vero e proprio arriva invece ad Apple. L’inquilino della Casa Bianca infatti avvisa che la società di Cupertino “non riceverà esenzioni tariffarie o riduzioni per i componenti del Mac Pro che sono fatti in Cina” invitando alla produzione nazionale come unico modo per evitare la tassazione: “fateli negli USA, non ci sono dazi!”.
Ultimo tweet in ordine di tempo quello contro Macron, reo di aver introdotto una digital tax che penalizza i colossi tecnologici americani. Si tratta infatti di una tassa del 3% sulle aziende digitali con un fatturato superiore ai 750 milioni di euro (25 milioni generati in Francia). E Trump ora minaccia ritorsioni.
Secondo quanto riporta ANSA, oggetto della battaglia con la Francia potrebbero essere anche i vini: “l’ho sempre detto che i vini americani sono migliori dei francesi” ha infatti detto il tycoon.
(di Simone De Rosa)