L’iniziativa di Romano Prodi di far esporre le bandiere dell’Unione Europea è un fragoroso flop. Come scrive Mario Giordano oggi su La Verità, «c’è un limite anche all’autolesionismo. Nonostante i ripetuti appelli del professore, di qualche capobastone Pd e sindacati, la gente non ne ha voluto sapere di esporre ai balconi la bandiera dell’Europa. È impossibile entusiasmarmi per questa Unione».
Nei giorni scorsi, Prodi aveva dichiarato a Repubblica: «Le bandiere dell’Europa alle finestre? Oggi si comincia e questo è soltanto l’inizio di un percorso per ricordare che l’Europa è la garanzia per il domani dei nostri figli. Però è chiaro che la bandiera blu con le stelle dorate deve stare sempre accanto al tricolore italiano».
A La7, dal solito compiacente Corrado Formigli, l’ex Presidente del Consiglio ha rinnovato il suo appello – andato a vuoto – di far esporre la bandiera dell’Unione Europea. «Il Pd sta cambiando, la direzione è molto diversa, non è più il partito dei ricchi. Nessun partito da solo è maggioranza, bisogna quindi costruire alleanze ma con programmi compatibili». Prodi ha rinnovato l’invito lanciato nel giorno di San Benedetto, patrono d’Europa, a esporre la bandiera europea alle finestre. «Sarà un cammino lungo – ha spiegato anche in veste di ex presidente della Commissione Europea – ci saranno bandiere dappertutto».
Ci dispiace, caro professore, ma quest’Unione Europea non funziona e lei lo sa perfettamente. O meglio, funziona perfettamente per ciò che è stata pensata: ridurre i diritti dei lavoratori e favorire una globalizzazione insensata che ha favorito soltanto una ristretta élite di cui lei è un vecchio rappresentante.
(di Roberto Vivaldelli)