Mario Draghi ha sciolto la riserva: il presidente del Consiglio incaricato si è appena recato da Mattarella con la lista dei ministri del prossimo governo.
Draghi, la riserva, la fiducia
La crisi volge al termine. Con lo scioglimento della riserva, Mario Draghi ha ufficialmente iniziato i lavori per la formazione del nuovo esecutivo di cui è stata comunicata la lista dei ministri. Lunedì il nuovo gabinetto dovrebbe chiedere la fiducia alla Camera, il giorno successivo al Senato.
Draghi, i ministri: tre soli leghisti nel gabinetto
Il quadro dei ministri è di approccio misto, dopo le voci di un esecutivo esclusivamente tecnico dei giorni scorsi.
Al leghista Giancarlo Giorgietti il ministero dello Sviluppo Economico, c’è poi la conferma di Luciana Lamorgese agli Interni, mentre Andrea Orlando è assegnato al Lavoro. Sarà Roberto Cingolani il ministro della cosiddetta “transizione ecologica”, mentre a Vittorio Colao andrà il Ministero transizione digitale. Dario Franceschini è confermato alla Cultura.
A Mariastella Gelmini andranno gli Affari Generali ed Autonomie. Poi Fabiana Dadone alle Politiche Giovanili, Elena Bonetti alle Pari opportunità e Famiglia, Massimo Garavaglia al coordinamento iniziative del settore turismo che sarà integrato nel nuovo ministero del Turismo.
Alla Giustizia Marta Cartabia, a Lorenzo Guerini la Difesa, per Daniele Franco ci sarà il ministero dell’Economia e delle Finanze, le Politiche Agricole a Stefano Patuanelli, le Infrastrutture ad Enrico Giovannini, Patrizio Bianchi all’Istruzione, Maria Cristina Messa all’Università e alla Ricerca, D’Inca Rapporti col parlamento, ancora una leghista, Erika Stefani, alla Disabilità.
Confermato anche Luigi Di Maio agli Esteri e Roberto Speranza alla Salute, mentre Mara Carfagna sarà il ministro del Sud. Un “ritorno” quello di Renato Brunetta alla Pubblica Amministrazione.