“L’evasore fiscale è un patriota”: questo è il concetto espresso nel corso della trasmissione L’Aria che tira da un Vittorio Sgarbi che ha lanciato un’altra provocazione destinata a fare discutere. Il tema è l’arresto diretto per i grandi evasori, che da qualche settimana tiene banco non solo alle riunioni del Consiglio dei Ministri, ma anche e soprattutto nei talk show.
Sgarbi: “L’evasore è un patriota, dà lavoro”
Alla domanda della conduttrice Myrta Merlino “volevo un parere di Sgarbi su questo tema dell’evasione”, la risposta è stata molto diretta: “Siccome vi ho ascoltato in tutto questo percorso, su questa materia ho un’opinione molto precisa. Se tu arresti gli evasori, specialmente i grandi evasori, questi non lavoreranno più, quindi non pagheranno più neanche quel poco che pagavano. Per cui è bene non arrestare gli evasori, è bene farli lavorare di più”.
“L’evasore va studiato rispetto a quello che produce”
Sgarbi prosegue, con il solito stile pungente: “Nel valutare l’evasore, bisogna ritenere che soltanto un cretino dà dei soldi ben guadagnati, invece che per sviluppare la sua azienda, a uno Stato che li spende, in mano a disperati e incapaci che li buttano con il reddito di cittadinanza e che non hanno mai lavorato, come Di Maio”.
Poi l’insistenza sul concetto: “L’evasore è un patriota, che difende la sua azienda, il suo Paese, e non dà soldi a incapaci di governo che rubano gli stipendi e che danno i soldi buttandoli nel fosso, calandoli come pura assistenza”.
“Altro che l’evasore, arrestiamo Di Maio”
La riflessione finale è forse quella più interessante: “L’evasore è una figura che va studiata rispetto a quello che produce”. Senza risparmiare le sue tradizionali critiche anche all’attuale ministro degli Esteri: “Arrestiamo Di Maio, arrestiamo questa gente, che non lavora e distrugge l’Italia”.
In studio la dichiarazione di Sgarbi ha suscitato le solite ilarità. Mentre, al netto di una posizione che indubbiamente è da considerarsi estrema, si potrebbe anche riflettere meglio sui concetti cardine che essa voleva esprimere.
(la Redazione)