Marco Aurelio, imperatore, amante della filosofia e grande filosofo, stoico, generale, umanista e grande sovrano. Sono tante e diverse le virtù del grande imperatore romano Marco Aurelio, ultimo degli imperatori “adottivi” che resero grande Roma. Grandiose le sue virtù, ma allo stesso tempo tragici i suoi difetti. Primo fra l’eccessivo amore per il figlio Commodo che indicò come successore, nonostante i suoi evidenti difetti e le grandi mancanze.
Marco Aurelio ci ha lasciato un testo filosofico di grande spessore, conosciuto oggi come “Pensieri” o “A sé“. Una serie di libri formati da pensieri sparsi e lucide letture della vita e della morte. Una parte di questi libri venne scritta mentre l’Imperatore si trovava ad affrontare le guerre marcomanniche. La prima della grandi e terribili invasioni germaniche che avrebbero portato, nel giro di qualche secolo, alla caduta dell’Impero.

La filosofia di Marco Aurelio
Nel pensiero dell’imperatore, l’uomo è perennemente posto di fronte alla vita ed al destino, ma soprattutto alla sua condizione di mortale. Egli deve accettarla, accettare la vita, il proprio destino senza combatterlo, se infatti le cose accadono vuol dire che devono accadere. Non c’è scampo al destino come alla morte, dobbiamo affrontali con il sorriso e la pace interiore. Solo così infatti, possiamo raggiungere la piena felicità: aderendo tutt’uno con il Cosmo.
“Devi finalmente commprendere quale sia il cosmo di cu sei parte, quale sia l’entità al governo del cosmo della quale tu costituisci un’emanazione, e che hai un limite circoscritto di tempo, un tempo che, se nonne approfitti per conquistare la serenità, andrà perduto, e andrai perduto anche tu, e non vi sarà altra possibilità”
Pensieri, Libro II, 4.
Bisogna conoscere sé stessi, rientrare in sé stessi. Solo così, conoscendoci ed amandoci, possiamo affrontare con serenità la vita. Questa infatti non è una danza, come scrive Marco Aurelio, ma una lotta, giorno per giorno.
“Mantieniti quindi semplice, buono, integro, serio, alieno da orpelli, amico del giusto, devoto, benevolo, affettuoso, forte dell’adempimento del tuo dovere. Lotta per rimanere tale quale ha voluto renderti la filosofia. Venera gli dèi, soccorri gli uomini. La vita è breve: unico frutto dell’esistenza terrena sono una disposizione pia e azioni ispirate al bene comune”.
Pensieri, Libro VI, 30.
Siate come dice il grande imperatore filosofo, accettate il vostro destino, non combattete contro di esso, ma con esso. Siate benevoli e miti, abbiate cari la giustizia e la mitezza, evitate gli eccessi e così raggiungerete la felicità.
(di Fausto Andrea Marconi)