“GOOOOOOOL! Questo è già un pogrom!”. È il messaggio che ha scatenato la bufera, piombata sulla federcalcio polacca per aver, in un post (prontamente rimosso) sulla sua pagina Facebook, definito il 4-0 rifilato ad Israele un “pogrom”.
Col termine infatti vengono indicate le sommosse popolari antiebraiche nei Paesi dell’Est Europa. Proprio in Polonia durante la seconda guerra mondiale furono numerose queste manifestazioni che portarono all’uccisione di un numero elevatissimo di ebrei.
Jakub Kwiatkowski, portavoce della Federazione Polacca, raggiunto dal magazine polacco Polityca, si è subito giustificato dicendo che “nelle partite viene spesso usata la parola pogrom. Se avessimo un tale approccio, non potremmo usare la parola bruciato nelle cronache. Forse questa parola era imbarazzante, perché solleva inutilmente queste emozioni”.
Non è bastata ovviamente questa dichiarazione a fermare le polemiche. Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme, ha parlato all’Ansa di comportamento “vergognoso e inaccettabile“. Ha poi aggiunto “Se c’è un popolo che dovrebbe essere ben esperto del significato sono proprio i polacchi. La gente lì lo sa bene. Eccellono nel calcio, non nella sensibilità“. Insomma una bufera destinata a lasciare ancora scie in quel di Varsavia.
(La Redazione)