C’è un passato lontano, eppure incredibilmente vicino, a fare da sfondo alle vicende di questo libro. Ci sono tre protagonisti che intrecciano le loro vite con forze ben più potenti di loro e con gli eventi che hanno caratterizzato gli anni settanta. C’è un’istituzione, la cosiddetta massoneria deviata, che diventa un covo di soggetti misteriosi impegnati a farsi favori a vicenda.
Il romanzo “Anni difficili” di Franco Rizzi, edito dalla casa editrice bresciana Le Paume, racconta, attraverso le vicende personali di tre uomini, l’Italia a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, divisa fra la dura lotta di classe e di ideali fra irriducibili della liberazione del 1945, seguaci del sessantotto, e le fazioni di estrema destra, assieme alla formazione della massoneria deviata e all’espansione sempre più energica della mafia siciliana.
Proprio la massoneria è la prima istituzione con cui verrà in contatto Gianni Trapani, catanese trasferitosi a Milano che entrerà in contatto con una loggia nella speranza di avere aiuto. Farà dunque la conoscenza di Aldo Devita, sedicente medico ligure che, abile paroliere, si propone di rifondare la massoneria in Italia, creando la propria loggia CAMA, con la quale intesserà rapporti di clientele con personaggi del sottobosco criminale italiano.
Il terzo personaggio, Vicente Razini, è un emigrato italiano in Venezuela che, per uno di quegli strani casi della vita, dopo che il caso gli ha fatto incontrare i primi due, diventa improvvisamente un uomo molto ricco. Senza saperlo, sarà proprio l’inconsapevole Gianni Trapani l’innesco della sua fortunata ascesa ad un successo che appare inarrestabile.
A tirare le fila di “Anni difficili” è la Mafia siciliana che, onnipresente nel territorio e precisa nelle azioni, rivela la sua forza spingendo anche uno dei protagonisti, inconsapevole pedina, ad azioni criminali per conto loro.
Ambientato tra il 1974 e il 1981, e nato, come spiega l’autore in un’intervista, da vicende personali che ha affrontato proprio in quel difficile decennio della storia italiana, questo romanzo offre nuova luce, specialmente per chi quegli anni non li ha vissuti, sugli eventi più sanguinosi e misteriosi degli anni di piombo – non solo mafia e massoneria, ma anche terrorismo, politica italiana e Vaticano – offrendo ai lettori il punto di vista di chi, nel bene o nel male, quegli anni li ha vissuti dal lato più oscuro della Storia. E come in una favola, quando gli anni di piombo giungeranno, simbolicamente, al termine, anche le vite dei protagonisti giungeranno al loro epilogo.
(di Federico Bezzi)