Putin e la fine del liberalismo

Ecco perché Putin ha ragione sulla fine del liberalismo

Oggi, il Financial Times ha pubblicato una lunga ed esauriente intervista con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin.

Come riporta NBC News, “Putin ha detto in un’intervista con il Financial Times che l’idea liberale è diventata obsoleta, e si è riferito alla decisione della Germania di far entrare più di un milione di rifugiati – principalmente in fuga dalla guerra in Siria – come un gravissimo errore”.

È soltanto nell’ultima parte di questa lunghissima intervista che Putin parla della “obsolescenza” dell’ “idea liberale”, ma è la parte che più interessa ai media. La maggior parte dell’intervista riguarda altre questione. I media non riescono a capire come l’idea della “obsolescenza” dell’idea liberale sia perfettamente incastrata all’interno della visione del mondo di Putin, e di come si rifletta in molte delle sue risposte.

Ecco alcuni estratti che mostrano come la teoria della “obsolescenza” di Putin non sia contro “l’idea liberale”, ma contro ciò che può essere meglio definito “il (neo)liberismo internazionale”.

Putin spiega perché Trump è stato eletto:

“Nessuno si è mai chiesto chi abbia beneficiato, e quali benefici siano sorti, dalla globalizzazione, al cui sviluppo noi abbiamo contribuito negli ultimi venticinque anni?”

“La Cina ha usato la globalizzazione, in particolare, per tirare fuori milioni di cinesi dalla povertà”

“Cos’è successo negli USA, e perché è successo? Negli Stati Uniti, le principali compagnie americane – le compagnie, i loro manager, azionisti e partner – hanno fatto uso di questi benefici […] La classe media in America non ha beneficiato della globalizzazione; è stata lasciata alla porta quando era il momento di spartirsi la torta”

“La squadra di Trump ha percepito questa cosa molto chiaramente, e l’hanno usata nella sua campagna elettorale. È qui che va cercata la ragione della vittoria di Trump, non in presunte interferenze straniere”

Sulla Siria:

“In primo luogo, questo riguarda la Siria, siamo riusciti a mantenere l’integrità dello stato siriano a qualunque costo, abbiamo impedito che si creasse una situazione di caos in stile Libia e uno scenario che avrebbe portato conseguenze negative per la Russia”.

“Io credo che il popolo siriano debba essere libero di scegliere il proprio futuro”

“Quando abbiamo discusso di questa materia con la precedente amministrazione americana, abbiamo detto: facciamo finta che Assad cada oggi, che cosa accadrà domani?”

“I suoi colleghi fanno bene a ridere, perché la risposta che abbiamo avuto è stata molto divertente. Non potete neppure immaginare quanto lo fosse. Hanno risposto: non lo sappiamo. Ma quando non sai che cosa accadrà domani, perché reagire impulsivamente oggi? Può suonare come un ragionamento banale, ma le cose stanno così”

Sull’interventismo occidentale e sulla “promozione della democrazia”:

“Il presidente francese ha detto di recente che il modello democratico americano differisce enormemente da quello europeo. Quindi non esistono standard democratici comuni. E voi – cioè, non voi, ma i nostri partner occidentali – vorrebbero che una regione come la Libia avesse gli stessi standard democratici dell’Europa e degli Stati Uniti? La regione ha avuto solo monarchie o paesi con un sistema simile a quello che esisteva in Libia”

“Ma io sono sicuro che lei, in quanto storico, sarà d’accordo con me: non so se possa dirlo pubblicamente, ma è impossibile imporre gli standard democratici francesi o svizzeri sui popoli nordafricani, che non hanno mai vissuto nelle condizioni delle istituzioni democratiche francesi o svizzere. Impossibile, vero? Eppure hanno provato a imporgli proprio quello. Oppure hanno provato a imporgli qualcosa che non hanno mai visto né sentito. Tutto questo ha condotto a conflitti tribali. Infatti, la guerra in Libia continua”

“Quindi, perché dovremmo fare lo stesso in Venezuela?”

Alla domanda riguardante la svolta verso il nazionalismo e politiche più tendenti a destra negli USA e in Europa, Putin indica l’immigrazione come il primo problema:

“Cosa sta accadendo in Occidente? Qual è la ragione per il, come dite voi, fenomeno Trump negli Stati Uniti? Cosa sta succedendo in Europa? Le élite dominanti si sono separate dal popolo. Il problema ovvio è il gap tra gli interessi delle élite e quelli della grandissima maggioranza delle persone”

“Ovviamente, dobbiamo sempre tenere la cosa in mente. Una delle cose che dobbiamo fare in Russia è non dimenticare mai che lo scopo dell’operato e dell’esistenza di un governo è di creare le basi per una vita stabile, normale, sicura e prevedibile per il popolo, e lavorare per un futuro migliore”

“C’è anche la cosiddetta idea liberale, che è ormai sopravvissuta ai propri scopi. I nostri partner occidentali hanno ammesso che alcuni elementi dell’idea liberale, come il multiculturalismo, non funzionano più”

“Quando bisogna affrontare il problema dell’immigrazione, molte persone ammettono che la politica del multiculturalismo non è efficace, e che bisognerebbe innanzitutto considerare i problemi della popolazione. Coloro che sono in difficoltà a causa dei problemi politici nel loro paese hanno bisogno del nostro aiuto. Va bene, ma che ne è degli interessi del popolo, nel momento in cui il numero di migranti che si dirigono verso l’Occidente non è esiguo, ma si parla di centinaia di migliaia di persone?”

“Che cosa voglio dire? Che coloro che sono preoccupati per la cosa, i cittadini americani, guardano a questo problema e dicono: bravo Trump, almeno sta facendo qualcosa, suggerendo idee e cercando delle soluzioni”

“Per quanto riguarda l’ideologia liberale, i suoi sostenitori non stanno facendo niente. Dicono che tutto va bene, che tutto è come dovrebbe essere. Ma lo è? Sono seduti nei loro uffici, mentre coloro che vivono il problema sulla loro pelle in Texas o in Florida non sono contenti, e prima o dopo dovranno affrontare la cosa. Nessuno ci pensa?”

“La stessa cosa accade in Europa. Discuto con molti dei miei colleghi, ma nessuno ha la risposta. Dicono che non possono portare avanti una politica per diverse ragioni. Quali, chiedo? Perché è così, abbiamo la legge, dicono. Beh, allora cambiate la legge!”

“In altre parole, la situazione non è semplice neppure in Russia, ma stiamo iniziando a fare qualcosa per risolverla. Dove invece l’idea liberale presuppone che non si debba fareO niente. I migranti possono uccidere, saccheggiare e stuprare con impunità perché i loro diritti in quanto migranti devono essere protetti. Quali sono questi diritti? Ogni crimine deve avere la propria punizione”

“Quindi, l’idea liberale è diventata obsoleta. È entrata in conflitto con gli interessi della grandissima maggioranza della popolazione. Guardiamo solo ai valori tradizionali. Non voglio insultare nessuno, perché noi siamo stati criticati per la nostra presunta omofobia. Ma noi non abbiamo problemi con le persone LGBT, che vivano come vogliono. Ma alcune cose ci appaiono eccessive”

“Ora dicono che i bambini possono avere cinque o sei ruoli di genere. Non so dire esattamente quali siano questi generi, non ho alcuna nozione a riguardo. Che tutti siano felici, non abbiamo problemi con la cosa. Ma ciò non deve oscurare la cultura, le tradizioni e i valori famigliari di milioni di persone che compongono la maggioranza della popolazione”

Anche se Putin dice che il liberalismo è “obsoleto”, non lo dichiara morto:

“Sa, mi sembra che un’idea liberale pura, o delle idee puramente tradizionali, non siano mai esistite. Probabilmente, a un certo punto nella storia dell’umanità esistono, ma tutto finisce rapidamente se non c’è diversità. Tutto inizia a diventare estremo, in un modo o nell’altro”

“Diverse idee e diverse opinioni devono avere la possibilità di esistere e di manifestarsi, ma allo stesso tempo gli interessi del pubblico, di milioni di persone, non devono essere dimenticati”

“Quindi, mi sembra, saremo in gradi di evitare grandi sconvolgimenti politici. Ciò si applica anche all’idea liberale. Non significa che debba essere immediatamente distrutta. Questo punto di vista, questa posizione deve essere trattata con rispetto”

“Semplicemente, non possono più dettare niente a nessuno come hanno tentato di fare nei decenni passati. I diktat si vedono ovunque, sia sui media che nella vita reale. È diventato proibito parlare, perfino menzionare, alcuni argomenti. Ma perché?”

“L’idea liberale non può essere distrutta; ha il diritto di esistere, e alcune cose sono condivisibili. Ma non deve pensare di avere il diritto di trasformarsi in fattore dominante assoluto. Questo è il punto”.

C’è molto di più nell’intervista, ma i media “liberal” hanno evidenziato solo la parte sulla “obsolescenza” e condannato Putin per le sue idee sull’immigrazioni. Lo dipingono come un finanziatore dell’estrema destra. Ma perfino il Dalai Lama, un’icona per molti liberal, ha detto che “l’Europa deve appartenere agli europei”, e che gli immigrati dovrebbero tornare nei loro paesi.

Oltretutto, come ha evidenziato Leonid Bershidsky, Putin stesso è, riguardo economia e immigrazione, un liberale:

“Il conservatorismo culturale di Putin è coerente e sincero. Sull’immigrazione, tuttavia, Putin è, in pratica, più liberale di molti liberali europei. Ha ripetutamente resistito all’idea di imporre limitazioni ai paesi dell’Asia Centrale, fonte importante di forza lavoro immigrata. Visto che la Russia ha una popolazione sempre più vecchia e una mancanza di lavoratori manuali, Putin non ha intenzione di fermare il flusso, anche se i centro-asiatici sono musulmani – il tipo di immigrati di cui gli oppositori della Merkel, incluso Trump, si fida di meno.

Ciò che Putin vuole evidenziare, dice Bershidsky, è un concetto molto più ampio:

“Putin non crede che sia obsoleto l’approccio liberale all’immigrazione o al gender, né alla libertà economica – anche se la Russia ha, di recente, svoltato verso una sorta di economia pianificata. Crede che sia diventato obsoleto l’ordine mondiale liberale. Putin vuole tenere ogni discussione sui valori fuori dalla politica internazionale e forgiare relazioni pragmatiche basate su specifici interessi. La guida di Putin verso una politica globale transazionale non è facile da sconfiggere; è un grande concerto, e la retorica culturalmente conservatrice e anti-immigrazione è soltanto una parte della musica”.

Dal mio punto di vista, non c’è nessun “canto delle sirene” e niente che debba essere sconfitto. Semplicemente, Putin è più disposto ad ascoltare le persone rispetto alle presunte élite occidentali. Gli interessi delle persone non sono stati accolti dalla globalizzazione, dall’internazionalismo liberale e dall’interventismo. Un approccio transazionale alle politiche internazionali, con rispetto per la dignità umana, è quasi sempre migliore per i popoli. I politici che vogliono guadagnare di nuovo la fiducia e i voti della gente dovrebbero ascoltare Vladimir Putin.

(da MoonofAlabama – Traduzione di Federico Bezzi)

Articoli correlati

Potrebbero piacerti

Sea Watch, noi siamo con il prof. Gervasoni e contro i pirati
«Ha ragione Giorgia Meloni, la Sea-Watch va affondata. Quindi Sea-Watch [...]
L’Esercito di Haftar in difficoltà contro le forze di Sarraj
L'esercito Nazionale Libico (LNA), guidato dal Maresciallo Khalifa Haftar, sta [...]
Fine vita: amare è “lasciar andare” o reagire insieme?
Vi confesso e mi confesso che io il suicidio non [...]
Sea Watch 3: raccolta fondi e falso umanitarismo
Negli ultimi giorni, ha tenuto banco il caso Sea Watch [...]
Ultime

NOTIZIE

Seguici su

Facebook

Ultime da

Twitter