Boldrini, parlano le ex collaboratrici
Andrea Scanzi e il vaccino
La procura di Arezzo, guidata dal procuratore Roberto Rossi, ha aperto oggi un fascicolo conoscitivo sulla vicenda della vaccinazione del giornalista Andrea Scanzi, a cui è stato somministrata una dose di AstraZeneca venerdì scorso dopo che il suo nome era stato inserito nella lista della ‘panchina vaccinalè. Il fascicolo è stato aperto, secondo quanto apprende l’Adnkronos, “a modello 45”, senza cioè indagati e senza ravvisare al momento reati specifici. Nel fascicolo per ora sarebbero stati inseriti solo una serie di articoli di giornali che si sono occupati della vicenda.
Il Codacons si costituisce parte offesa nell’inchiesta aperta dalla Procura di Arezzo sul caso della vaccinazione di Andrea Scanzi. «Vogliamo capire se la procedura seguita sia stata corretta o se, al contrario, vi siano state irregolarità in grado di danneggiare la collettività – spiega l’associazione – Con la nostra costituzione di parte offesa chiediamo alla magistratura di chiarire alcuni aspetti poco chiari della vicenda, dall’effettivo ruolo di ‘caregiver’ del giornalista alla lista dei riservisti della Regione Toscana”. “Le disposizioni vigenti stabiliscono che hanno diritto alla vaccinazione in qualità di caregiver solo coloro che si prendono cura in modo continuativo di disabili o soggetti fragili – prosegue l’associazione – Questo significa che solo chi vive in casa con anziani e disabili e si prende cura di loro in modo permanente ha, per ovvie ragioni, priorità nell’accesso al vaccino».