Covid, istruzioni per il cenone ad Agorà. A darle è Massimo Andreoni, incoraggiato da Luisella Costamagna. Si arriva a dire qualsiasi cosa, manca soltanto che ci consiglino di non sputarci in faccia a vicenda.
Covid per l’esperto ad Agorà: attenti pure a mangiare velocemente
“A tavola deve esserci un distanziamento di almeno un metro. Sarebbe bene non far sedere i bambini vicino ai nonni. E poi aprire spesso le finestre”.
Il Covid di cui ci parla Agorà non è fatto insomma solo di solo di distanziamenti, ma anche di aria a non finire in una stagione nota per il poco freddo.
Il professore aggiunge poi che sarebbe meglio mangiare speditamente, perché così la permanenza a tavola diviene meno prolungata, e si sa, bloccare gli starnuti per 10 minuti in meno potrebbe essere fondamentale.
Quindi quando vi sedete a tavola siate pronti a correre: non sia mai che trattenervi troppo possa far esplodere il contagio di una malattia con meno dell’1% dei morti su scala mondiale.
Agorà, all’improvviso il genio: “Non usate i tovaglioli altrui”
Chi di voi durante le cene e i pranzi di Natale non ha mai usato i tovaglioli degli altri commensali? Tutti! È notoriamente logico, ma soprattutto igienico e civile.
Di conseguenza, smettete subito, e fatelo perché c’è il Covid! In un punto ancora più delirante del sedicente programma di informazione si arriva a dire anche questo.
Argomenti totalmente latitanti e, si sa, in questi casi ci si aggrappa a fesserie sempre crescenti.
Come sempre crescente sembra essere l’effetto domino sulla mancanza totale di razionalità nell’affrontare questa crisi. D’altronde se si è fermato il mondo per una malattia dallo “zerovirgola”, cosa potrebbe succedere in seguito agli allarmi lanciati su tutti i quotidiani per la famigerata variante inglese?
Ormai il dubbio è lecito.
(di Stelio Fergola)