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Sardine e media, così il PD ha vinto in Emilia: ma la sinistra è in crisi nera

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Le Sardine, la spalla del PD, hanno portato a termine la missione: non far vincere la Lega – e il centrodestra – in Emilia. Compito esaurito, esaurito ogni loro senso di esistenza. Tranne che per i boccaloni, s’intenda, quelli che credono ancora oggi al “movimento spontaneo”.

Salvini non riesce a sfondare il muro della “regione rossa” per eccellenza: vince Stefano Bonaccini, perde Lucia Bergonzoni. Un risultato che ci sta, si sapeva quanto fosse difficile, se non proibitivo. Ma la macchina della mobilitazione messa in moto dalla sinistra negli ultimi tre mesi è sintomo di paura evidente.

Sardine, missione compiuta: l’Emilia Romagna rimane al PD

Il “movimento spontaneo” solo per chi ha gli occhi foderati di prosciutto ce l’ha fatta. La regione resta in mano al Partito Democratico, come è sempre rimasta nelle mani dei suoi avi (DS, PDS e PCI) nei 50 anni precedenti. “Casualmente” il movimento annuncia immediatamente di defilarsi. A tutto il resto ha contribuito la stampa mainstream. Movimento seguito ad ogni minimo movimento, esaltato senza mezzi termini, mentre per Salvini una citofonata in soccorso di una residente diventa addirittura motivo di biasimo.

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La sfida PD – Lega non è finita: Emilia che perdi, Calabria che guadagni

Per un’Emilia non espugnata, c’è gran parte del resto d’Italia che passa in mano al centrodestra. Vincere nella regione di Bologna, Modena, Reggio Emilia sarebbe stato storico. Ma il dato di ieri non cancella le tendenze generali: Lega saldamente primo partito non solo su scala nazionale ma anche nella stessa regione dove ieri la Bergonzoni ha perso nettamente contro il governatore in carica Bonaccini.

Calabria riconquistata, con il candidato del centrodestra che straccia nettamente la concorrenza. Le prossime battaglie saranno in Toscana e in Campania. E sarà, ovviamente, durissima.

Nel frattempo, non inganni la sconfitta di ieri: Toscana, Umbria, Emilia Romagna sono sempre meno rosse da 15 anni a questa parte. 10 anni fa non si sarebbe minimamente immaginato un centrodestra oltre il 40% da quelle parti. Non si sarebbe mai immaginato un movimento come la Lega primo nella classifica dei partiti. Certamente, un miracolo ieri avrebbe accellerato ulteriomente il processo. Ma il trend presente e futuro, almeno per il momento, sembra segnato.

(di Stelio Fergola)

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