Conte aveva sul tavolo un rapporto dell’intelligence sui rischi di una possibile epidemia da coronavirus e ha sottovalutato la situazione. L’accusa, che inchioda il governo giallo-rosso alle sue responsabilità, arriva da Fox News. Come riporta l’Adnkronos, il governo italiano fu avvertito da alcuni rapporti di intelligence del rischio di pandemia, poco dopo che l’emergenza coronavirus esplose in Cina, ma la questione venne ampiamente sottovalutata. Lo spiega Fox News, in un lungo articolo dedicato all’emergenza italiana, citando un “esperto di sicurezza che fa base a Roma” che ha chiesto di mantenere l’anonimato, perché “non autorizzato a parlare in pubblico” della questione.
Così il governo ha sottovalutato il rischio pandemia
Secondo la fonte citata dall’emittente Usa, “rapporti di intelligence allertarono il governo della potenziale pandemia pochi giorni dopo che questa si infiltrò in Cina alla fine dello scorso anno. Ma passarono settimane prima che qualsiasi azione seria venne presa a Roma”. Secondo la fonte citata da Fox News, l’idea generale era “che era un problema cinese, che non sarebbe arrivato qui”. Fonti di Intelligence italiane all’Adnkronos “smentiscono categoricamente di avere mai ricevuto dai colleghi dell’intelligence statunitense alcuna notizia sulla potenziale pandemia originata in Cina alla fine dello scorso anno”.
Conte, dalla calma agli allarmismi
Come ricorda IlGiornale, in una manciata di giorni Giuseppe Conte, e con lui il governo, è passato da un estremo all’altro. In un’orgia comunicativa contraddittoria e piena zeppa di errori dovuta all’isteria da coronavirus e che ha contribuito a fomentare la psicosi collettiva in questa emergenza nazionale.
A inizio 2020 il Covid-19 sembra essere solamente una minaccia lontana, poi il 30 gennaio viene attestata la presenza del coronavirus in una coppia di cinesi in vacanza nel Belpaese, ricoverati allo Spallanzani di Roma. In seguito, il consiglio dei ministri dichiara ufficialmente lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. Il governo – di comune accordo con il ministero della Sanità – stanzia 5 milioni di euro, chiude il traffico aereo con la Cina e il premier, nel farlo, predica la calma: “Siamo il primo paese dell’Unione europea che adotta una misura cautelativa di questo genere. Assicuro che non c’è alcun motivo di creare panico e allarme sociale”. Si è visto…