Il Pd non perde tempo e chiede al premier incaricato Giuseppe Conte di aprire i porti. «Giuseppe Conte annuncia un nuovo umanesimo. Bene. Immagino quindi che gli esseri umani salvati dalla Mare Jonio verranno sbarcati immediatamente», dice Matteo Orfini, del Pd. «E sono certo che la delegazione del mio partito che incontrerà il presidente incaricato lo chiederà con grande forza”. E Fausto Raciti aggiunge: “Dalla Mare Jonio ci dicono di onde alte due metri e mare molto mosso. I volontari fanno i turni per non rischiare che i migranti cadano in acqua. La prima novità politica sarebbe farli scendere senza fare storie».
Anche i Cinque stelle come il Pd pronti ad accogliere i migranti
Come sottolinea IlGiornale, anche i 5 Stelle già sono pronti a cambiare rotta. Come il ministro della Difesa Elisabetta Trenta che – dopo aver controfirmato il decreto che vieta alla Mare Jonio di entrare in acque italiane – attacca Matteo Salvini perché «travalica e azzera il sacrosanto diritto di bambini, donne in gravidanza, ammalati o persone in difficoltà di essere soccorsi».
«Prepariamoci: se si formalizzerà l’accordo giallo-rosso i ricchi piangeranno. Gli scafisti, invece, stanno già festeggiando» spiegava qualche giorno fa Luca Ricolfi – sociologo, insegna Analisi dei dati all’Università di Torino e presiede la fondazione David Hume.
“Sarà un governo radical chic”
Come spiega Luca Ricolfi, «sarà un governo di estrema sinistra. Quella che un tempo chiamavamo sinistra estrema aveva una sua visione del mondo, e un suo sia pur discutibile modo di rappresentare gli interessi dei ceti popolari. Qui invece siamo di fronte a un partito, il Pd, che rappresenta i ceti medi e l’élite radical chic, e a un alleato – i 5 Stelle – che i valori della sinistra li ha rideclinati nel modo più demagogico possibile. La cultura del lavoro si è trasformata in assistenza, la domanda di giustizia in giustizialismo, l’obiettivo dello sviluppo in elogio della decrescita».
(la Redazione