Ormai è un dato di fatto: Fratelli d’Italia è in crescita costante e a dare quella marcia in più non sono solo la coerenza di Giorgia Meloni, ma i anche giovani del partito. Coerenza, chiarezza e pochi punti fermi indiscutibili; è questa la ricetta vincente di Fratelli d’Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni sta infatti riuscendo nell’impresa di ricreare una sigla di riferimento per tutti coloro che condividono i valori della Destra patriottica e conservatrice. Una destra scevra da scomodi passati indipendentisti, ma che possa piuttosto unire dalla Valle d’Aosta alla Calabria tutti i patrioti della penisola.
Dalle elezioni di Marzo 2018, quando il centrodestra vinse guidato da Salvini, ad oggi, Fratelli d’Italia ha infatti guadagnato bel il 3% passando dal 4,3% al 7,3% circa. Una crescita slegata dalle grandi vicissitudini del paese e più legata al lavoro sul territorio del partito. Una grande soddisfazione per Giorgia Meloni che, tirando sempre diritto, sta pian piano superando Forza Italia, impaludata orma in stato di morte apparente. Dopotutto come può un partito guidato da un ultraottantenne pensare di avere ancora un peso a livello non solo nazionale ma anche internazionale?
Tutto il contrario è Fratelli d’Italia che ha da sempre avuto la caratteristica di affidarsi ai giovani. La stessa Giorgia, ora alla guida del partito, è stata il presidente di Azione Giovani, un tempo branca giovanile di Alleanza Nazionale. E sui più giovani punta ancora, da Nord a Sud, tutto il partito, che non vuole arrestare la sua crescita.
I più giovani al timone
Mentre la linea dura su immigrazione, tasse ed Unione europea premia nei sondaggi, migliaia di giovani militano nei movimenti legati al partito. Gioventù Nazionale è di fatto uno dei movimenti giovanili più attivi sul panorama politico generale. Grande è infatti il successo nelle istituzioni universitarie, da sempre legate alla sinistra, che ha permesso di eleggere uno de membri del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU) e diversi senatori accademici fra Brescia ed altre città del nord e centro Italia.
Vicino al partito e fucina di giovani militanti della destra identitaria italiana è Azione Studentesca. Il movimento, rifondato nel 2016, sta contribuendo in maniera efficace al dibattito culturale nell’area della destra giovanile e non. I successi di AS, legati in particolar modo alla comunità militante fiorentina di Casaggì, hanno portato nei licei di tutta Italia all’elezione di numerosi rappresentanti degli studenti. Non solo, la rete identitaria vicina a Fratelli d’Italia è pure riuscita ad esprimere nella Firenze Rossa di Nardella un consigliere comunale.
Lo scambio generazionale
Il lavoro dei giovani militanti a livello territoriale è molto efficace, soprattutto in quelle regioni dove l’immigrazione è un serio problema di tutti i giorni. Un chiaro esempio di come il partito operi è la provincia di Brescia. Qui infatti il Senatore Maffoni, parlamentare e sindaco di Orzinuovi, operando con grande fiuto politico, sta passando il testimone ai giovani che hanno sempre più spazio all’interno delle istituzioni e dell’organigramma di Fratelli d’Italia. Il successo di questa scelta politica -non da tutti- si è rivelata più che vincente: il numero degli under 30 eletti come consiglieri comunali, assessori e sindaci è altissimo. Un esempio, quello qui riportato, fra i numerosi che stanno interessando Fratelli d’Italia su tutto il panorama nazionale in questi anni.
Dopotutto non si è sempre detto “largo ai giovani?”
La fiamma del Movimento Sociale Italiano ha dunque cambiato tedoforo nel corso del tempo. Da Almirante all’esperienza del Popolo delle Libertà, da Alleanza Nazionale a Fratelli d’Italia una cosa è però certa: sono i giovani la colonna portante di un partito che non vuole smettere di crescere, ma soprattutto di formare le nuove generazioni.
(di Lorenzo De Angelis)