Chef Rubio e il valore sociale della droga. Almeno stando al “troppe poche te ne hanno date” rivolte dallo “chef” sul suo profilo twitter contro Vittorio Brumotti di Striscia la Notizia, che stava documentando lo spaccio di droga nel quartiere, ricavandone anche delle belle legnate.
Droga, Rubio e il tweet
Chef Rubio difende la droga, pardon una delle “forme di resistenza” stando al delirio che il personaggio televisivo innesca sulla sua pagina twitter.
“Non sapete nulla del core” messo lì tanto per apparire più nazionalpopolare. Giustamente subissato di attacchi, Rubio continua la sua difesa ad oltranza della droga così: “Ci sono tante forme di resistenza, non sta a te giudicare ciò che non conosci e quale sia giusta o meno. Il debole ha sempre ragione. Sta allo stato evitare tutto ciò di cui poi ci si riempie la bocca e può risultare poco conveniente, non a chi non c’ha da magna’”.
A parte il fatto che l’approccio dialettale del signor Rubio è credibile grosso modo quanto un ipotetico dialetto napoletano di Vittorio Emanuele di Savoia, da oggi abbiamo scoperto una cosa: per “resistere” è lecito tutto, a questo punto non fermiamoci alla droga ma andiamo oltre e sdoganiamo il furto o l’omicidio.
Grazie, Chef Rubio.
Grazie per questa tua perla di assoluta saggezza sul valore sociale della droga. Non ce ne dimenticheremo. D’altronde il tuo spessore etico e culturale era già stato testimoniato in circostanze precedenti. Ma d’altronde, per farsi pubblicità quando non si è così popolari come ci si attendeva, è lecito tutto. Anche ammazzare e rovinare la vita di milioni di giovani. Chissenefrega, l’importante è resistere! Bravo!