»Nessuno lo vuole, tutti dicono che darebbe la mazzata definitiva al paese. Ma nell’ambito governativo e parlamentare non c’è chi non sappia che stiamo andando dritti verso il lockdown». Lo scrive Enrico Mentana su Facebook. «Del resto Macron lo proclamerà già stasera, la Merkel lo proporrà oggi al governo, in Gran Bretagna stamane il Guardian lo indica come inevitabile conseguenza dell’attuale trend, citando gli scienziati. In tutti questi paesi il virus si è ripresentato più forte di prima, e a differenza della prima ondata senza zone franche, su tutto il territorio. E allora sarebbe bene anche in Italia parlare il linguaggio della verità, e spiegare da subito che mettere un paese in coma farmacologico per alcune settimane può essere l’unica strada per evitare una catastrofe sanitaria ben peggiore. E per favore, condividiamo i documenti del comitato tecnico scientifico. L’opinione pubblica è composta dai cittadini, cioè gli elettori di chi decide, non da bambini a cui bisogna nascondere la realtà della situazione».
Caro Mentana, il lockdown non è l’unica soluzione
La devastazione economico-sociale che un secondo lockdown – come quello di marzo – porterebbe all’Italia non si può nemmeno immaginare. Ma per Mentana è l’unica soluzione, una specie di religione. Eppure persino la tanto decantata Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) è stata chiarissima sull’efficacia del lockdown. Nonostante la situazione difficile, «non dobbiamo accettare che questo si traduca automaticamente in nuovi lockdown. Ci sono molti interventi possibili e numerose misure che in questi mesi si sono rivelate efficaci e che, se adottate in modo massiccio e rapido, possono incidere sulla catena dei contagi». Lo ha detto nei giorni scorsi a Ginevra il capo delle operazioni di emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità Mike Ryan, rispondendo ai giornalisti. «Ogni Paese è sovrano nel prendere le sue decisioni, ma quello che vogliamo dire è che il lockdown non è l’unica soluzione a fronte di un aumento di nuovi casi», ha precisato l’esperto.
Secondo il professor Ranieri Guerra, rappresentante dell’Organizzazione mondiale della sanità, «dobbiamo evitarlo (il lockdown, ndr), perché provocherebbe rivolte armate. Le persone sono state sfinite dai tre mesi di lockdown. Purtroppo poi in estate hanno abbassato troppo la guardia incoraggiate anche da colleghi che non capisco bene che lavoro facciano. Adesso bisogna, però, fare anche una valutazione sullo stato di salute mentale di tutti e dei nostri figli». Qual ‘è il dato scientifico che accerta come il lockdown sia l’unica soluzione da adottare? La risposta non esiste. Ciò che sappiamo per certo, è che un secondo lockdown rappresenterebbe la pietra tombale dell’economia di questo Paese.