Coronavirus – Italia. La Germania stanzia prima 550, di cui almeno 150 in deficit “diretto”. La Gran Bretagna 350, e la Francia più di 300, la Spagna 200, Gli USA promettono 550 miliardi, poi raffinano e preparano un piano di 1200 miliardi totali, di cui 850 di immissioni dirette: un “Quantitative Easing” sostanzialmente illimitato, come riporta Money.it. Il governo Conte è l’unico al momento che descrive come “intervento poderoso” 25 miseri miliardi che con un magico “moltiplicatore” dovrebbero muovere 350 miliardi di euro.
Emergenza coronavirus, l’Italia continua a non annunciare una svolta
Perfino la Commissione Europa ha autorizzato i governi a “pompare tutto il denaro che serve”. Ma il governo Conte non si sbilancia. Anzi, alcuni membri del PD come Luigi Marattin continuano ossessivamente a sostituire all’emergenza coronavirus l’emergenza debito pubblico. Perfino in una situazione estrema, che potrebbe bloccare il Paese per mesi, far crollare 8 punti percentuali di PIL solo nel primo semestre del 2020 e produrre circa 10 milioni di disoccupati in tutto il mondo.
Il tutto quando perfino Massimo Giannini di Repubblica invita – senza dignità per il suo passato di ammonitore sulle “coperture – ad utilizzare l’Elicopter Money (tecnicamente, “denaro a pioggia”).
L’Italia e il tracollo: c’è da essere sul serio essere preoccupati
Qua si va oltre l’europeismo o l’anti-europeismo. Sono in gioco migliaia di aziende, centinaia di migliaia – se non milioni – di lavoratori, è in gioco il futuro di tutti noi, per una crisi che potrebbe portare danni incalcolabili, anche di salute fisica per i molti che perderanno il lavoro. I governi del resto del mondo si stanno attrezzando per “congelare” il più possibile la situazione a questo marzo 2020, ovvero a quando le aziende, le attività e la produttività si sono dovute arrestare. Per farne ripartire il più possibile, con i meno danni possibili, con meno disoccupati possibili.
Quello italiano ancora no. Anzi, c’è perfino chi invoca il MES, favoleggiando di trasformarlo in un “Fondo Coronavirus” “senza condizioni” (a quanto pare giuridicamente e tecnicamente impossibili, come ricordato da Luciano Barra Caracciolo).
Non resta che pregare che la follia dei governanti non si tramuti in qualcosa di molto serio o in scioperi fiscali che potrebbero, ci dispiace essere franchi, essere del tutto comprensibili di fronte a quello che sarebbe un vero assassinio, l’ennesimo, sulla pelle del popolo italiano.
(di Stelio Fergola)