Il decreto del Governo Conte "Cura Italia" non basterà

Il decreto del Governo Conte “Cura Italia” non basterà

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin

Finalmente, si fa per dire, il decreto del Governo è arrivato.

Dopo l’annuncio di un piano da parte degli USA che potrebbe superare i 1000 miliardi di dollari, l’intervento tedesco di almeno 550 miliardi di euro, le manovre inglesi e francesi di oltre 300 miliardi di sterline e euro rispettivamente, e il piano spagnolo da 200 miliardi di euro, quanto mai sarà la cifra mobilitata dal Governo Conte per far fronte alla crisi più profonda dalla Seconda Guerra Mondiale? 25 miliardi di euro. Circa lo 0,01% del PIL.

Il Governo ed il cura Italia

Ironia della sorte, l’hanno pure chiamato “Cura Italia”. Forse “Ammazza Italia” era più azzeccato.

Inoltre, in questa situazione, il Ministro Gualtieri ha pure pensato di chiedere agli italiani, “chi può paghi le imposte” o “chi può non chieda indennizzi”. Da brividi.

Nel decreto c’è un po’ (poco) per tutti. Saltano all’occhio rinvii e sospensioni di qualche settimana o mese; come se per chi non percepisce reddito per due o più mesi fosse possibile trovare magicamente i soldi.

Addirittura, l’articolo 60 del suddetto Decreto, rimanda i versamenti nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni in scadenza il 16 marzo (e il Decreto è pubblicato in Gazzetta Ufficiale ieri 18 marzo) al 20 marzo.

E questi sono, secondo i noti giornali, gli esperti, i competenti.

Tuttavia, sembra sempre più difficile vederci solo incompetenza e non un lucido metodo in quello che sta accadendo. Prima il Presidente della BCE Lagarde causa l’impennata dello spread italiano verso i Bund tedeschi, poi il Ministro Gualtieri chiede di nascosto l’intervento del MES, in contrasto col Parlamento, visto che ora anche il M5S pare abbia preso posizione contraria, per quanto ci si possa fidare.

Inoltre, saltano le comunicazioni di Conte alla Camera previste per il prossimo 25 marzo in cui si sarebbe appunto potuto discutere la posizione dell’Italia nei confronti del MES.

Se il Premier fosse stato Salvini, PD e mass media avrebbero già chiesto l’invio dei caschi blu dell’ONU.

Abbandonati dall’Europa e abbandonati dai nostri governanti

Mentre vengono sempre più limitate le libertà personali (per cui anche quella di riunirsi in protesta sarebbe impossibile) anche il Parlamento è svuotato di ogni sua funzione democratica e tutto è concentrato nelle mani del Premier Conte e del Ministro Gualtieri.

Il tutto nel più totale silenzio del Presidente della Repubblica.

In questo clima politico surreale, per chiudere il cerchio, viene fatto passare anche il penoso e pericoloso messaggio che la critica politica debba essere sospesa. Certo, in momenti difficili bisogna collaborare. Ma è appunto criticando e esprimendo opinioni contrarie che si collabora. Inoltre, è spesso nei momenti difficili che vengono fatte passare le peggio porcate, e le cicatrici del Governo Monti sono lì per ricordarcelo.

Ovviamente, salvo improvvisi scatti di orgoglio, perché ci sia la volontà di affossare l’Italia e affidarla alla Troika (tramite MES appunto), che tanto bene ha fatto ai fratelli greci, concludendo il lungo processo di svendita del nostro Paese, non è del tutto chiaro. Troppo facile pensare siano tutti venduti o corrotti. C’è chi avrà interessi contrapposti a quelli del Paese, c’è chi non verrà mai toccato dalle conseguenze di una crisi economica, o almeno lo pensa.

C’è sicuramente e soprattutto dell’ignoranza nel non capire che gettarsi con le braccia legate dietro la schiena nelle mani dell’Unione Europea e della Banca Centrale Europea non sia la migliore delle strategie.

E infatti molti Paese europei, di fronte all’interesse nazionale, non hanno aspettato l’UE per sospendere Schengen, cosa che qui solo a pensarla si veniva tacciati di razzismo. Al solito. Come non aspettano la letterina della Commissione per decidere quante e quali misure attuare per il proprio Paese.

Siamo diventati più europeisti dell’Unione Europea. (Anzi, sono, visto che ormai il 67% degli italiani considera uno svantaggio l’appartenenza all’UE, secondo un sondaggio Tecnè).

La BCE ci mette le pezze, ma fa solo danni

Nella notte, a risolvere (forse) la situazione e a rinviare lo spettro del MES ci ha pensato la BCE, annunciando il Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP), un nuovo Quantitative Easing che dovrebbe durare fino a fine 2020.

Lo spread italiano dopo aver superato quota 320 nella giornata di ieri, ha velocemente raggiunto quota 200 nella mattina di oggi. Dimostrando ancora una volta che dipende dalle azioni della Banca Centrale, mentre i giornalisti “anti fake news” passavano anni a ripeterci dipendesse dalle irresponsabili dichiarazioni di qualcuno o da un voto politico “sbagliato”.

Allora verrebbe da pensare che la BCE lasci aumentare lo spread quando al Governo magari c’è qualcuno di sgradito. Vi ricorda nulla?

Inoltre, l’azione della BCE scopre altri vasi di Pandora.

Perché è stato creato il MES, ovvero il prestito degli stessi soldi versati dai contribuenti (geniale), condizionati però all’attuazione di certe riforme, quando la BCE può immettere soldi direttamente nell’economia, gratis, illimitatamente? Sarà mica per istituzionalizzare il commissariamento di un Paese?

E per di più, perché il Governo ne ha chiesto l’utilizzo, con tre quarti del Parlamento contrario?

A chi risponde Conte? Perché non vedo su Repubblica o il Corriere invocare la dittatura?

Poi, che senso ha avere una Banca Centrale che interviene solo quando sta per crollare la baracca dell’eurozona? Perché non intervenire per finanziare ospedali, ricostruire ponti, autostrade, città distrutte da terremoti e alluvioni.

L’Italia sta crollando a pezzi, da anni ormai. Quante politiche sono state fatte in nome dello spread? Quanti tagli sono stati fatti per raccattare qualche miliardo, quando basta un click della Banca Centrale per crearne centinaia. Quante ca***te ci hanno detto in questi anni? Quante volte abbiamo sentito dire “ma i soldi non ci sono”?

Quante persone hanno perso il lavoro, la casa, sono morte? Per preservare la moneta unica sì, per salvare la vita delle persone no? Vi piace questo sistema, cari euristi ed europeisti?

Quando questa tragedia del coronavirus sarà finita, ricordiamoci di tutto questo.

 

(di Luca Bontempi)

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Covid: il “rischio zero”, ovvero la nuova età (fallace) dello spirito
Più volte, nel corso dell’ultimo anno di Covid, il rischio [...]
E adesso chiedete scusa a Trump
Si dovrebbe chiedere scusa a Donald Trump. Con un po' [...]
Addio a Donatella Raffai, storica conduttrice di “Chi l’ha visto?”
È morta oggi la storica conduttrice di Chi l'ha visto?, [...]
Hoara Borselli e “la penna” (in mancanza di contenuti)
Se a sinistra c’è chi pensa di poter “ricostruire un’egemonia [...]
oltre-logo

Iscriviti al nostro Canale Telegram

Non perdere le notizie veramente importanti. In un contesto di disinformazione, oscuramento della libertà di espressione da parte dei mass media, è importante avere canali alternativi di informazione.