Il Professor Marco Gervasoni, docente presso l’Università degli Studi del Molise, recentemente vittima di epurazioni pubbliche in altri atenei, ha delineato tempi, modalità e successi intrapresi dai movimenti sovranisti nel suo libro “La rivoluzione sovranista” edito da Giubilei Regnani.
Gervasoni e la rivoluzione sovranista
“Le origini- afferma Gervasoni, ordinario di Storia contemporanea- di quella che definisco rivoluzione sovranista vanno ricercate nella crisi economica del 2007-2008 che ha portato trasformazioni sociali e culturali i cui effetti politici sono diventati evidenti a partire dal 2016”.
“Il Front National, oggi Rassemblement, può considerarsi l’antesignano dei movimenti sovranisti. Nato negli anni Ottanta come una formazione di estrema destra si è poi trasformato in una testa di ponte del movimento di contestazione”.
Fatto più unico che raro Gervasoni sottolinea come oggi Marine Le Pen “veda in Matteo Salvini e nella Lega un punto di riferimento, cosa abbastanza curiosa dato che difficilmente un francese ammette che uno straniero, e ancor più un italiano, possa dare loro lezione”.
“I punti di contatto tra il RN e la Lega sono moltissimi nonostante siano nati su posizioni diverse, nazionalista e centralista il primo, federalista la ex compagine padana. Tre su tutti i fattori comuni che determinano il successo sovranista: l’identità, la nazione e la lotta all’immigrazione illegale e incontrollata”.
Gervasoni: “Università e grandi media, serbatoio del politicamente corretto”
In merito alla vicenda legata ad una nota università romana che ha deciso di non rinnovargli il contratto il professor Gervasoni precisa che non si trattava di una cattedra ma che in futuro potrebbe non stupire che si proceda addirittura a tale provvedimento dato che “l’università oggi, in Italia e non solo, rappresenta il serbatoio del pensiero unico e del politicamente corretto in cui non sono ammessi punti di vista diversi”.
(di Luca Lezzi)