Rivalità Bergamo Brescia

Rivalità Bergamo Brescia: le ragioni storiche dello scontro

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La rivalità tra Bergamo e Brescia è uno dei più noti e duri odi campanilistici della nostra penisola. Molto conosciuto in special modo nell’ambito calcistico per la rivalità tra Brescia e Atalanta, esso ha in realtà profonde radici storiche. Dietro l’apparenza di un comune dissidio provinciale si celano guerre e conflitti che datano fin dal Medioevo e che gettano le basi della rivalità Bergamo – Brescia.

 

La rivalità  tra Bergamo e Brescia nel Medioevo

Le origini storiche di questa rivalità si rintracciano fin dal XII secolo. Il dissidio nacque nel 1126 tra le curie di Bergamo e Brescia per ragioni territoriali.  Nello specifico, le difficoltà economiche della curia bresciana portarono i bergamaschi ad impossessarsi dei feudi di Volpino, Ceratello e Onalino – dei castelli fortificati in zone strategiche.

I bresciani si opposero a questa cessione ritenuta una frode, al ché i bergamaschi li occuparono militarmente.  Da questo momento Brescia e Bergamo saranno rivali fino ai giorni nostri. Le scaramucce e gli attriti all’epoca durarono per quasi 30 anni. Il tutto si ricompose solo nel 1154, quando l’imperatore Federico I Barbarossa restituì le terre a Brescia.

Nel 1156, tra Brescia e Bergamo scoppiò la guerra per dispute territoriali. I bresciani invasero la provincia bergamasca presso Palosco, e inflissero ai rivali una sonora sconfitta militare. Furono 2500 i caduti tra le fila bergamasche. A quel punto, Bergamo fu costretto alla resa e alla cessione delle pretese sui territori bresciani.

Nel 1191, tra le due città scoppiò un’altra guerra, ancora più sanguinosa, che aumento la rivalità tra Bergamo e Brescia. Ancora una volta, furono le dispute territoriali ad innescare la miccia (i territori lungo il Sebino). La battaglia si svolse a Rudiano, coi due schieramenti accampati sulle rive opposte del fiume.

Ancora una volta, la battaglia si concluse con una netta vittoria bresciana. I bergamaschi, alleati coi cremonesi, vedendo arrivare rinforzi e credendo che si trattasse dei milanesi (in realtà erano truppe bresciane) andò in rotta. La fuga sul fiume finì in carneficina, tra i morti annegati e quelli uccisi dai soldati bresciani.

Fu però solo l’intervento dell’imperatore Enrico VI a pacificare la situazione, nel 1191.  Decretò la restituzione a Bergamo dei territori a sud del Lago d’Iseo (Sarnico, Moro, Caleppio) e a Brescia quelli della Valle Camonica. Fu una sistemazione precaria, che non mancò di creare attriti che degenerarono in battaglie campali. Una delle più note, fu quella del 1237. I bergamaschi, nel corso della guerra tra guelfi e ghibellini, riuscirono (quasi) a vendicare le sconfitte passate battendo i bresciani nella battaglia di Cortenuova.

 

Rivalità Brescia Bergamo nella cultura italiana

Se le rivalità storiche tra Brescia e Bergamo nacquero e si cementarono nel Medioevo, è nei successivi secoli che esse si rinnovarono continuamente. Non fu solo una questione “storica”, né solamente “territoriale”. L’odio tra le città va inquadrato nel contesto regionale lombardo.

Entrambe le città, dopo Milano, erano (e sono tutt’ora) i centri vitali più produttivi della Lombardia. Entrambe le province hanno una superficie assai ampia e con connotazioni geografiche simili: montagne a nord, pianure a sud, zone fluviali, lacustri e agricole. La geografia ha fatto sì che a Bergamo e a Brescia si sviluppassero economie concorrenti e non complementari.

Dietro il centro milanese, insomma, le due città si sono sfidate per decenni in uno sviluppo dapprima agricolo e poi manifatturiero. Due centri rivali per la lotta a cuore economico lombardo, che ha alimentato e corroborato quelli che sono stati gli odi sempre esistiti tra le due popolazioni.

Il derby lombardo: la rivalità tra Brescia e Atalanta

Sicuramente più nota al grande pubblico, è la rivalità tra Brescia e Atalanta. Una rivalità che, negli anni, soprattutto recenti, ha dato il via a quello che giornalisticamente è chiamato il “Derby Lombardo” sempre più caratterizzato e colorito dall’odio tra Atalanta e Brescia.

La rivalità tra le due squadre, sempre esistito, è però scoppiato negli anni ’90. L’episodio che, secondo la narrazione, fece divampare l’odio tra le due tifoserie va ricercato nella stagione 1992-93. Al termine della partita Brescia-Atalanta 2-0, i tifosi bergamaschi fecero invasione di campo esibendo uno striscione rubato ai bresciani in precedenti scontri. L’episodio scatenò la contro-invasione bresciana, che si calmò solo con l’intervento delle forze dell’ordine. Bollettino: 50 feriti, tra cui agenti di polizia. Da qui fino ai giorni nostri la rivalità tra Atalanta e Brescia è ricca di eventi molto coloriti: dall’oltraggio ai cartelli stradali avversari alla liberazione di un maiale da parte degli ultras bergamaschi.

Dopo questi scontri, in tutti gli anni successivi si verificarono continuamente scontri e scaramucce, accompagnati da bizzarri episodi di sfottò tra le due tifoserie. Ancora oggi molto famosa, è la corsa dell’allenatore del Brescia Carlo Mazzone sotto la curva dell’Atalanta nella stagione 2001-02. L’allenatore, subissato di pesanti insulti per tutto il primo tempo, e sotto per 3 a 1, “giurò” agli ultrà atalantini che il Brescia avrebbe pareggiato. Il gol di Baggio al 90′ fu la scintilla che scatenò uno degli episodi più incredibili della Serie A.

Sono molti altri gli episodi che caratterizzano lo scontro tra Brescia e Atalanta negli anni recenti. Come il cartellone autostradale «Lavori in corso a Bergamo km 2 e a Brescia 0» dopo il derby vinto dall’Atalanta 0-2 a Brescia nel 2006. Oppure i ripetuti rilasci di maiali vestiti con le maglie del Brescia da parte dei bergamaschi, e il rilascio di conigli vestiti da atalantini da parte dei bresciani. Il che va spiegato con i soprannomi che le tifoserie si affibbiano l’un l’altro. Per i bergamaschi i bresciani sono dei “maiali” (“sunì”), mentre per i bresciani gli atalantini sono dei “conigli” (“conéc”).

Dalle guerre combattute a quelle negli stadi, la rivalità campanilistica tra Bergamo e Brescia è uno scontro secolare che non accenna a diminuire. E il leggendario “Derby Lombardo“, ovvero il derby Atalanta Brescia, ci regalerà ancora molti colpi di scena dentro e fuori dal campo.

(di Leonardo Olivetti)

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