Caro Saviano, sono anni che – ormai lo sanno anche i sassi – parli in TV e scrivi su facebook senza alcun contraddittorio. Anni che pontifichi, sermoneggi, sentenzi. E nessuno dall’altra parte che ti contesti. Possiamo andare oltre, cosa ne dici?
Saviano e le sentenze facili
Una delle ultime uscite del caro Roberto Saviano è stata ripresa nel corso del programma Quarta Repubblica di Nicola Porro. Un parere pretenzioso e falsamente obiettivo, quasi da osservatore “terzo” che, in realtà, nasconde neanche troppo bene la solita immancabile faziosità su Giorgia Meloni e Matteo Salvini: “Se avessero avuto prudenza e intelligenza oggi avrebbero in mano il Paese; se invece di urlare al regime sanitario, se invece di sposarsi a negazionismi più o meno legittimi, avessero al contrario spinto per avere maggiore prudenza, oggi potrebbero parlare”.
Giorgia Meloni, interpellata da Porro durante la trasmissione, è stata molto diretta: “I personaggi come Saviano, senza contraddittorio si possono permettere di dare la responsabilità di quello che sta accadendo in Italia, quindi dei contagi e delle vittime, a gente che negli ultimi otto mesi non ha avuto la possibilità di toccare palla”.
La domanda che ci poniamo da anni, caro Saviano, è sempre la stessa: ma discutere con qualcuno in televisione invece che con persone disposte solo a riverirti manco fossi un totem religioso, ti pesa così tanto?
Caro Saviano, accetta la sfida di Giorgia Meloni
Al netto dell’affermazione sulle possibilità delle opposizioni, condivisibile o meno, il passaggio importante del commento della Meloni avviene dopo, quando dice: “Roberto Saviano dice un sacco di idiozie, e io non capisco perché sia considerato un guru. Ma sono pronta a sfidarlo. Se lei [Porro, ndr] lo porta seduto, parliamo di come sono andati gli ultimi otto mesi“.
“Se Roberto Saviano, nel merito, oltre a pontificare con le sue stupidaggini, ci viene a spiegare esattamente cosa significa…”
Caro Roberto, è il tuo momento. Hai l’occasione di far valere le tue illuminanti argomentazioni prevalendo su quelle – certamente sciocche – altrui. Cosa aspetti?