Ode al potentissimo Scanzi, principe del giornalismo italiano

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Potentissimo Scanzi. Incommensurabile Andrea Scanzi. Il dottore, il giornalista, si è esibito ancora una volta, e noi non potevamo ignorarlo.

Il potentissimo Scanzi è il giornalista più potente sui social

Diciamolo, noi ci avevamo sempre creduto. Le potenzialità, d’altronde, erano enormi. Scanzi non si discute, si ama. E sulla sua pagina facebook, il Sommo non manca di far notare ancora una volta i suoi mirabili risultati professionali.

Scanzi

“Più di Conte. Più di Salvini. Più di Vasco”. Ci meravigliamo che non abbia scritto “più dei Pink Floyd“, anche se in effetti la specificazione “in Italia” potrebbe salvare capra e cavoli e rendere la grave omissione logica. Ma mi chiedo, Sommo Scanzi, siamo davvero sicuri che i Pink Floyd in Italia siano più popolari di te?

Facci un pensierino. Comunque, il nostro ha ormai una produzione letteraria social estremamente tornita sul tema della sua irresistibile popolarità, il suo irresistibile fascino, la sua irresistibile capacità di attrazione verso i lettori italiani. Una specie di zona erogena perpetua della cultura, spesso ritratto nella sua essenza giovanile, da sex symbol, fatta di sigari in bocca e di affascinanti tenute da motociclista. Go, Scanzi, go!

Scanzi

Più di Vasco, praticamente un idolo delle folle

Andrea Scanzi è così. E noi gli vogliamo bene, davvero. Gli abbiamo voluto bene quando ci ha tenuto a ribadire il suo continuo scalare le classifiche di gradimento italiane (ma davvero non capiamo perché non provi a buttare un occhio anche su quelle mondiali, sul serio). Gli abbiamo voluto bene quando in ogni santissima diretta esibiva il suo ego ipertrofico senza curarsi delle critiche, come solo un uomo vero (quello che non deve chiedere mai) può fare, non parliamo nemmeno quando si tratta di un giornalista serio, colto e preparato.

Gli vogliamo ancora più bene quando constatiamo che la popolarità dei suoi video su facebook abbia registrato finalmente dei cali, nonostante la pletora di schiavi che urla “sì padrone!” ad ogni frase pronunciata dal Sommo.

Ma questo conta poco. A Scanzi si deve guardare con ammirazione. Viene quasi da chiedergli dove tiri fuori questo suo irresistibile fascino. Perché sapete com’è, c’è la paura che con i prossimi dpcm si possa mettere in discussione anche l’accoppiamento. E noi vorremmo battere il ferro finché è caldo.

André, dacci un consiglio, ne faremo tesoro. Fai presto, però.

(di Stelio Fergola)

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