È ufficiale: la democrazia parlamentare in Italia è ufficialmente un ricordo. Dopo il divieto di manifestazioni a Trieste, ora un altro oscuro segnale arriva dalla Questura di Roma ai danni del portuale, Stefano Puzzer, colpevole di essersi messo con un banchetto in piazza nella Capitale, ad ascoltare le persone. Come si legge dall’agenzia LaPresse, che riporta una nota della Questura di Roma, “Nel pomeriggio di oggi, il referente dei portuali di Trieste”, Stefano puzzer, “ha posto in essere una manifestazione non preavvisata in Piazza del Popolo, posizionando un banchetto e protestando contro il green pass. In breve tempo il medesimo ha attirato numerosa folla di alcune centinaia di persone, tutti soggetti contrari al Green pass”.
Voglio di via contro Stefano Puzzer
Sul posto, prosegue la nota, personale della Digos e della Polizia scientifica per monitorare e riprendere tutte le fasi della manifestazione. “Il citato – sottolinea la Questura – verrà denunciato alla Procura della Repubblica ai sensi dell’articolo 18 del Tulps, per manifestazione non preavvisata, e sono in corso ulteriori analisi per verificare se ci sono situazioni penalmente rilevabili di altre persone. Nei riguardi del Puzzer la Questura di Roma ha emesso foglio di via obbligatorio con divieto di soggiorno per anni 1 da Roma, con provvedimento motivato ed intimandogli di fare rientro a Trieste entro le ore 21 di domani mercoledì 3 novembre 2021, in caso di violazione commetterà un nuovo reato. Dopo le suddette formalità di rito, il medesimo è stato rilasciato in tarda serata”. È quanto si legge in una nota della Questura della Capitale.
La nostra solidarietà
Chi lo dice che le democrazie liberale non possono essere totalitarie? Con la scusa si difendere la democrazia o nella fede cieca della biosicurezza, possono giustificare tutto. Anche prolungando lo stato di emergenza come ha già annunciato il ministro Roberto Speranza, fregandosone della legge e facendoci precipitare in un (pericoloso e inedito) stato di eccezione. Non ci resta che esprimere la nostra solidarietà nei confronti di Stefano Puzzer e di chi lotta pacificamente per esprimere il proprio dissenso verso ciò che sta succedendo.
La redazione