Risuonano le armi da fuoco sul tetto del mondo, scontri fra Cina ed India stanno infiammando ancora una volta le vertiginose altezze dell’Himalaya. Il sistema montuoso dell’Asia meridionale, comprendente alcune fra le montagne più alte della terra, ma non solo, è anche il centro di una contesa territoriale da parte dei due Titani asiatici: la Repubblica Indiana e la Repubblica Popolare Cinese.
Himalaya terra contesa
Un accordo informale vieta l’utilizzo di armi da fuoco da parte dei due giganti asiatici nelle lande montuose dell’Himalaya; eppure qualcuno ha sparato dei colpi d’avvertimento dei giorni scorsi. La questione è seria, le accuse, ovviamente vicendevoli, sono solo la punta dell’iceberg.
Scontri con bastoni e vittime fra i due eserciti vanno avanti da tutta estate, e l’intervento di Mosca, che ha cercato di mediare fra i due contendenti, non ha portato a nulla. Anzi, di giorno in giorno la tensione sale, con la politica che spinge a volte per uno scontro sempre più aspro.
La Repubblica riporta il testo di un giornalista cinese che prende posizioni per nulla concilianti:
L’8 settembre il caporedattore di un quotidiano cinese dalle posizioni marcatamente nazionaliste, il Global Times, ha scritto su Twitter che l’India sta sottovalutando la volontà e le capacità della Cina. “L’esercito cinese è pronto al peggio e ha la capacità di infliggere una sconfitta all’esercito indiano in caso di conflitto a qualsiasi livello”.
Bisogna ricordare a questo punto che entrambi i paesi possiedono armi nucleari ed un’economia rampante. Entrambi fanno parte dei BRICS ed entrambi hanno un amico comune: la Russia di Putin. La speranza è che proprio questa riesca a mediare fra i due colossi in continua crescita. Bisogna evitare il peggio.