Salvini risponde a tono alle parole di Macron che vuole far sbarcare i migranti nel porto più vicino. L’incontro di Parigi sull’immigrazione è stato un flop, questo l’abbiamo capito tutti. Un incontro voluto da francesi e tedeschi a tutti i costi, ma che non ha portato a nulla di nuovo. L’asse franco-tedesco vuole affermare la regola del “porto sicuro più vicino”, (esclusi tutti i porti africani come Tunisi per esempio), che condannerebbero Malta e l’Italia. E non bisogna permetterlo.
In seguito all’incontro monsieur Macron ha attaccato fortemente l’Italia e il ministro Matteo Salvini, usando quell’atteggiamento da bullo a cui ci aveva abituato Renzi:
“Dobbiamo rispettare le regole umanitarie e del diritto marittimo internazionale. Quando una nave lascia le acque della Libia e si trova in acque internazionali con rifugiati a bordo deve trovare rifugio nel porto più vicino. È una necessità giuridica e pratica. Non si possono far correre rischi a donne e uomini in situazioni di vulnerabilità“.
Macron non si ferma qui, anzi, in modo ancor più ipocrita ha richiamato alla cooperazione e alla solidarietà per il buon nome dei “diritti umani”. Lo stesso Macron che faceva violare la legge alla polizia francese a Ventimiglia. Lo stesso che più volte ha rifiutato di accogliere i clandestini sbarcati in Italia, sempre lui, il maestro del doppiopesismo.
L’apice del ridicolo lo ha raggiunto quando ha deplorato i bombardamenti dei campi rifugiati libici. Bombardamenti del suo pupillo, il generale Haftar, l’uomo che la Francia vorrebbe al potere. E noi stiamo ancora a sentire le parole ipocrite del bonnehomme francese?
Salvini, che non era presente, non è rimasto in silenzio di fronte a queste parole e ha risposto che:
“La riunione sui migranti organizzata a Parigi è stata un errore di forma e di sostanza. L’Italia ha rialzato la testa, non prende ordini e non fa la dama di compagnia: se Macron vuole discutere di immigrati venga pure a Roma“
L’Italia ha finalmente rialzato la testa, ed è stufa di sentire fiumi di buone e belle parole senza azione. Continua il Ministro degli Interi: “Il vertice di Parigi voluto da francesi e tedeschi si è rivelato un flop ed è stato ampiamente disertato dai ministri europei“.
(La Redazione)