Attacco hacker all'intelligence russa: furto sensazionale

Attacco hacker all’intelligence russa: furto sensazionale

Un recentissimo avvenimento, risalente al 13 luglio scorso, ha dato più di una preoccupazione al Cremlino: come riporta la BBC russa [1], un potente ed ampio attacco hacker ha colpito l’intelligence russa. O, più precisamente, ha colpito il sito di una agenzia che fornisce servizi all’intelligence agli ordini di Mosca. L’azienda in questione è la SyTech, derubata di ben 7,5 terabyte di dati.

Gli autori del colpo grosso sono stati i membri di un gruppo di hacker noto con lo pseudonimo di «0v1ru$», infiltratisi nel server della compagnia per violarne la rete e sottrarne i dati: lasciando, come emblema del loro successo, la Yoba Face (meme molto conosciuto in Russia, che significa «Vi abbiamo trollato» [2]) sulla schermata principale del sito, adesso invece ritornato disponibile.

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Colpire l’intelligence russa

Il succitato gruppo hacker ha poi provveduto a diffondere i dati trafugati con rapidità, fornendoli soprattutto a giornalisti e studenti, e permettendone la diffusione su Twitter – il loro profilo, attualmente, non risulta più disponibile sullo stesso social network – attraverso i cinguettii di un altro collettivo di hacker, denominato Digital Revolution [3].

La grandezza della risonanza di questa notizia in patria è stata di rilievo, e non incidentalmente: si tratta, infatti, del più grande furto di dati mai subito dall’intelligence russa. Quelli che sono stati sottratti dagli hacker riguardano una serie di informazioni riservate sulle quali l’agenzia stava effettuando test e ricerche per conto dei Servizi Segreti del Cremlino.

Nel mirino una serie di progetti elaborati nel 2009 dalla Sytech.  I più interessanti sono stati riportati da Diretta News [4]:

 Nautilus = un progetto di raccolta delle informazioni in merito agli utenti di social network quali Facebook (ed il suo equivalente russo, VKontakte) LinkedIn, MySpace;

 Nautilus-S = una tecnologia per togliere l’anonimato al traffico TOR, una rete cifrata a strati [5] che protegge l’identità degli utenti;

Reward = controllo dei network P2P (ad esempio BitTorrent);

 Mentor = progetto volto a monitorare le comunicazioni via e-mail sui server delle aziende russe;

 Hope = studio della rete internet russa RuNet, capace di separare e proteggere la Russia ed i suoi utenti dal resto del network globale;

 Tax-3 = progetto di creazione di un Intranet chiuso e sicuro, finalizzato a proteggere  e salvare informazioni sensibili a proposito di esponenti politici, giudici ecc.

Hacker ed intelligence

Tuttavia, nonostante l’entità del furto subito, per coloro che conoscono il mondo cyber – e relativi progetti -, non soltanto russo ma in generale di tutti i grandi Paesi che investono nell’informatica (e che ne hanno bisogno: leggasi Cina e Stati Uniti, tra gli altri), le rivelazioni di questi progetti coltivati in seno all’FSB non sono né novità impreviste né motivi di sconvolgimenti: anzi, tali idee, e legate elaborazioni fattuali, erano note da tempo. Infatti, l’intelligence russa non ha ancora espresso commenti ufficiali sulla vicenda che l’ha coinvolta.

La più coerente e coesa lettura di quanto accaduto l’ha data Zak Doffman in suo articolo per Forbes [6]: «Non c’è nulla di irresistibilmente interessante nei progetti qui esposti, tutto quanto era già noto, o comunque gli addetti ai lavori se lo aspettavano. Il fatto della violazione stessa, la sua portata e la sua apparente facilità sono molto più degni di nota. Gli appaltatori rimangono l’anello debole della catena per le agenzie di intelligence di tutto il mondo».

 

Note:

[1] https://www.bbc.com/russian/features-49050982

[2] https://www.open.online/2019/07/22/attacco-hacker-contro-lintelligence-russa-enorme-furto-di-informazioni-riservate-vi-abbiamo-trollato/

[3] https://www.wired.it/internet/web/2019/07/22/servizi-segreti-russi/?refresh_ce=

[4] https://www.direttanews.it/2019/07/22/intelligence-russa-attaccata-hacker/

[5] https://www.repubblica.it/tecnologia/sicurezza/2019/07/22/news/hacker_rivelano_i_segreti_dell_intelligence_russa_per_controllare_la_rete_siamo_sotto_stretta_sorveglianza_-231780100/?refresh_ce

[6] https://www.forbes.com/sites/zakdoffman/2019/07/20/russian-intelligence-has-been-hacked-with-social-media-and-tor-projects-exposed/#68b6a2b96b11

 

(Lorenzo Franzoni)

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