Francesco Cassardo, l’alpinista disperso in Pakistan durante una escursione su una delle montagne più pericolose dell’Himalaya è stato ritrovato dai soccorritori all’alba di questa mattina. Cassardo era rimasto ferito mentre stava procedendo con altri alpinisti, nella discesa del Gasherbrum VII. Il massiccio montuoso del Gasherbrum è localizzato nella regione Nord-Orientale del Baltoro nella catena del Karakoram, sull’Himalaya, in territorio pakistano. Paura e terrore per i compagni di cordata e per la famiglia di Francesco Cassardo che però ha avuto un lieto fine. Poteva essere l’ennesima vittima dell’Himalaya e del gruppo di montagne che si chiamano Gasherbrum, che tradotto in italiano significa bella montagna. Le ore dopo l’infortunio che poteva causare una autentica tragedia sono state molto concitate perchè pare che ci siano stati ritardi nei soccorsi da parte delle autorità pakistane.
L’allarme inviato dall’amico dell’alpinista
Un compagno di cordata dell’alpinista italiano di origini piemontesi è stato il primo a diramare l’allarme al campo base ed a indirizzare i soccorritori. Mentre scendevano con gli sci, Cassardo avrebbe perso il controllo scivolando per centinaia e centinaia di metri. Nella rovinosa caduta il giovane originario di Pinerolo, in Piemonte, si sarebbe ferito abbastanza seriamente, anche se il compagno di cordata dice che Francesco non ha mai perduto la lucidità. La situazione però non era delle migliori e una volta raggiunto il campo base i compagni di cordata hanno indicato ai soccorritori il luogo esatto dove era rimasto bloccato il trentenne medico piemontese. Il problema è che le autorità pakistane non autorizzavano l’utilizzo di un elisoccorso per recuperare l’alpinista italiano. Probabilmente per questioni tecniche il punto dove si trovava Francesco non era di quelli che il Pakistan considera buoni per l’uso dell’elicottero.
La famiglia del ragazzo ha chiesto l’intervento del nostro Ministero degli Esteri mentre al campo base i compagni di cordata continuavano a pressare le autorità affinchè si partisse con il recupero. fatto sta che sono stati proprio i colleghi alpinisti del malcapitato a dover risalire e spostare a mano Cassardo in un luogo dove l’elisoccorso avrebbe potuto recuperare il giovane e portarlo in ospedale per le cure del caso. All’alba di stamattina l’operazione è riuscita perfettamente, come uno dei due alpinisti che sono andati ad aiutare francesco, ha postato su Facebook.