Bibbiano da irridere, Bibbiano da sfottere, Bibbiano da liquidare. I salotti sono ossessionati dal farlocchissimo Russiagate all’amatriciana, quello dove le intercettazioni vocali non hanno prove. Ma dalle colonne della politica, degli intellettuali e anche degli elettori più o meno schierati a sinistra domina sempre l’atteggiamento irridente verso la tragedia che ha colpito la cittadina reggiana: e lì di intercettazioni ce ne sono eccome, ma evidentemente valgono di meno delle invenzioni prive di riscontro contro il governo gialloverde e nello specifico la Lega.
Gli italiani intanto continuano a rispondere. Preoccupandosi e cercando aggiornamenti. Non sui fondi russi, anche ammesso e non concesso un giorno spunti finalmente uno straccio di prova. Vogliono sapere su Bibbiano, la vicenda che “viene strumentalizzata”, al contrario di tutto ciò che può andare contro l’azione di governo, dall’immigrazionismo schiavista alle immagini di poveri disgraziati deportati in Europa senza pietà.
I politici di sinistra, i giornali che gli fanno da spalla e i loro umanissimi elettori di tutto questo se ne infischiano. Meglio rilanciare tormentoni sempre dello stesso tono, quelle frasi sparate a caso quando non si sa più come argomentare. Meglio urlare sghignazzando “Eh ma allora Bibbiano?” avendo pure la faccia tosta di definirsi buoni e “umani”, in barba a dei figli strappati alle proprie famiglie senza pietà, dei figli che sarebbero potuti essere i loro, ma chissenefrega, aspettiamo le indagini, mentre altrove non si aspetta proprio un bel nulla, basta la parola calunniosa altrui per attaccare e basta.
Sghignazzano o deviano il discorso politici. Sghignazzano aspiranti comici mainstream. Sghignazzano giornali che si definiscono “di sinistra”.
Emanuele Fiano edita uno striscione sostituendo alla parola “Bibbiano” quella di “Mosca”.
Left, “l’unico giornale di sinistra in Italia” titola un articolo con il succitato tormentone. Articolo per modo di dire, visto che con la solita delicatezza tipica di chi vuole restare umano, il link conduce alla pagina della campagna abbonamenti.
Aspiranti comici, come tale Martina dell’Ombra, da anni sul web e ora con qualche collaborazione attiva con la Rai e in radio, tenta di cavalcare l’onda nella speranza di inserirsi nella fascia di mercato dominata dalla sinistra da sempre: quella della satira.
Giornalisti come Enrico Mentana comincia a parlare di Bibbiano un pochino, solo allo scopo di ridimensionarla, dopo la sacrosanta pioggia di critiche sulla clamorosa e indecente omertà su fatti che, lo ricordiamo, al netto delle immagini hanno già audio verificabili, a differenza delle “prove” dichiarate da Buzzfeed sui fondi russi alla Lega.
Scrittori, cosiddetti pensatori, politici e aspiranti comici. Gli italiani in questi giorni vi stanno dando una sberla silenziosa. E voi, come al solito, ve ne state fregando altamente. Perché è della giustizia e della verità a non fregarvene nulla. A voi interessa soltanto imporre la vostra visione del mondo, stando dalla parte dei più forti.
Contro i più deboli. Come sempre.
(di Stelio Fergola)