Il DDL Zan è solo l’inizio, urlano I Sentinelli, il gruppo riunitosi ieri a Milano ad una manifestazione (a cui ha preso parte anche la cantante Paola Turci) a favore dell’approvazione della legge omonima.
DDL Zan, i Sentinelli sul palco
Sul palco le intenzioni sono molto chiare, e vanno decisamente oltre il disegno di legge, in una conferenza che – se siete presi dalla curiosità – potete guardare qui sotto. Si parla di
Un punto particolarmente critico si ha dal minuto 42. A parlare è Marilena Grassadonia, ex-presidente di Famiglia Arcobaleno, il cui intervento cita testualmente:
“È importante entrare nelle scuole, fare educazione alle differenze e al rispetto, abbassare gli stereotipi di genere, è questa la vera forza. Il disegno di legge Zan è solo l’inizio. Per continuare a fare in modo che la politica si assuma la responsabilità di prendere posizione e di restituire dignità a tutti e tutte le cittadine del nostro paese. Cominciamo dal disegno di legge Zan e continuiamo verso la legge 40″ [procreazione assistita, ndr]
“Vogliamo la revisione della legge 164 ormai antica sui percorsi di transizione […] Ius soli, fine vita, matrimonio egualitario, GPA, PMA”.
GPA sta per “gestazione per altri”, ovvero l’utero in affitto.
Un programma preciso?
Così sembra, a giudicare dalla perentorietà dei punti elencati. DDL Zan, l’inizio per tante altre cose. Giornate mondiali, adozioni gay libere, di legalizzazione di bambini “sfornati” e venduti. Si parla di femminismo, anche se le femministe hanno espresso nel merito posizioni molto critiche. Si parla di procreazione assistita. Ma si parla – manco a dirlo – anche di ius soli.
Sembra l’ennesimo piano inclinato. Verso una società i cui effetti potrebbero essere davvero imprevedibili.