Guardia pretoriana pretoriani

La Guardia Pretoriana: a difesa dell’Imperatore di Roma

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La Guardia Pretoriana era la guardia personale degli Imperatori Romani, essa svolgeva sia compiti di rappresentanza che azioni militari, attività di spionaggio, contro informazione e polizia. Benché da sempre nello Stato romano erano esistiti corpi di protezione e difesa per le alte cariche dello stato, solo con il Divo Augusto queste vennero riorganizzate nella Guardia Pretoriana.

Era il periodo compreso fra il 29 ed il 20 a.C., Augusto aveva appena vinto ad Azio e si era imposto come ultimo vincitore delle guerre civili. La Res Publica romana stava andando incontro ad un grandissimo cambiamento: l’età delle guerre civili era finita. L’uomo forte era ora al potere, deciso a tenere unito il più grande Impero Mediterraneo mai esistito. Per farlo servivano furbizia, ingegno, forza e determinazione fuori dal comune; ma era soprattutto necessario porre fine agli scontri fra politici e generali romani.

Silla e Mario avevano aperto la strada delle guerre civili, Cesare e Pompeo ne fecero un evento continentale, ma fu solo Augusto a porvi effettivamente fine.

Guardia pretoriana roma
Bassorilievo raffigurante la Guardia Pretoriana attiva al palazzo imperiale.

I pretoriani dell’Imperatore

Come detto l’origine dei Pretoriani affonda nelle radici stesse di Roma, eppure fu nel periodo delle guerre civili che questa unità si perfezionò. Ogni generale di professione e politico, infatti, mantenevano unità di veterani a difesa della propria persona. Queste coorti sostavano vicino al quartier generale, praetorium, e vennero di conseguenza chiamate come “coorti pretoriane“.

Durante il suo dominio, Augusto dovette da un lato diminuire il numero delle legioni schierate nell’impero, e dall’altro uniformarle e sistemarle in modo che fossero idonee al nuovo Stato nascente. Le coorti pretorie vennero mantenute e furono le uniche unità militari presenti nella penisola italica. Queste 9 coorti di 480 legionari divennero dunque note come la guardia del primus inter pares, del divo Caio Cesare Ottaviano Augusto.

Le coorti dei pretoriani erano nove e non dieci perché se no dieci sarebbero state una legione intera, e si voleva evitare di dare troppo potere al comandante dei Pretoriani. Sempre su questa falsariga durante il principato di Augusto erano solo 3 le coorti stanziate a Roma, le altre erano divise fra diverse città.

Fu il Cesare Tiberio a riunire tutte e nove le coorti in una sola caserma nella città imperiale, nota come “Castra Pretoria“. Questi legionari erano agli ordini del prefetto del pretorio, un legionario di ceto equestre. Ogni coorte era comandata da un tribuno militare e sei centurioni, proprio come nelle legioni normali. Riuniti, come abbiamo detto, in un’unica caserma sotto Tiberio- i Castra Praetoria vicino al viminale- il simbolo dei pretoriani divenne lo Scorpione, segno zodiacale dell’Imperatore Tiberio.

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Un pretoriano in vesti da parata

I compiti della guardia pretoriana

La guardia pretoriania assunse diversi compiti nel tempo. Questo piccolo esercito di professionisti ben pagati era a piena disposizione del volere dell’imperatore. Diverse volte li vediamo impiegati nelle campagne militari al fianco degli imperatori, nello spegnimento di incendi a fianco dei Pompieri di Roma e come corpo di polizia.

Facevano da guardia alle statue degli imperatori, difendevano il palazzo imperiale e facevano da servizio d’ordine durante i giochi gladiatori e le corse del circo. Abbiamo pure documenti che attestano la loro presenza al fianco degli esattori delle tasse.

Avendo sia ruoli militari che pubblici e di polizia, capitava spesso che i Pretoriani utilizzassero diverse uniformi. Il prefetto del pretorio andava di rado vestito in armatura militare, e le truppe si armavano in conseguenza dell’ordine del giorno. Durante le parate militari o i servizi d’ordine potevano indossare armature da parata, fra cui l’elmo simil-attico (vedere le immagini sopra) di foggia greca. Mentre in guerra utilizzavano elmi ed armature identiche a quelle degli altri legionari imperiali.

Non possiamo neanche affermare che utilizzassero scudi di foggia ovale piuttosto che rettangolare, visto che le fonti visive a nostra disposizione li ritraggono armati di tipi di scudi diversi. Il simbolo distintivo della guardia pretoriana era, molto probabilmente, l’utilizzo del simbolo dello Scorpione.

Il ruolo dei pretoriani nella storia di Roma

Quale era dunque la grande differenza fra legionari e pretoriani? Il ruolo, ovviamente, ma soprattutto la paga. E la paga era dovuta al ruolo e al peso sempre più preponderante assunto nelle lotte politiche per il titolo imperiale. La fama dei pretoriani è infatti avvolta da intrighi politici, sangue e violenza. Essendo il braccio armato degli imperatori erano costoro a compiere le draconiane misure prese contro aristocratici ribelli.

Nella misura in cui era l’unica forza militare presente nella penisola, la guardia pretoriana ottenne un peso politico che andava ben al di là della propria forza numerica. Erano costoro infatti a decidere le sorti degli scontri politici che degeneravano nel sangue, e avere dalla propria i pretoriani voleva dire aver già vinto la battaglia.

L’appoggio dei pretoriani poteva determinare l’ascesa o la caduta degli imperatori. Furono loro, per esempio, ad assassinare Caligola e ad eleggere imperatore Claudio che intanto si era nascosto dietro delle tende. Furono sempre loro a porre fine al regno di Nerone abbandonandolo alla furia dei suoi nemici.

Guardia pretoriana
L’imperatore Claudio trovato nascosto dietro una tenda ed acclamato imperatore dalla guardia pretoriana.

La fine della Guardia Pretoriana

Pretori roma
Alla battaglia del Ponte Milvio la Guardia Pretoriana di Massenzio venne massacrata e distrutta dai soldati di Costantino, di lì a poco la guardia venne definitivamente sciolta.

La degenerazione della guardia pretoriana raggiunse l’apice nel 193 a.C. quando il prefetto del pretorio, dopo aver ucciso Pertinace, mise all’asta il trono imperiale vendendolo al miglior offerente.  Questi sono solo alcuni dei casi che videro i pretoriani direttamente coinvolti nelle dispute politiche – e belliche per il trono-.

Nel corso dei secoli l’importanza della guardia pretoriana aumentò e decrebbe in seguito alle fortune dell’impero e degli imperatori. Ciò che non decrebbe mai fu la loro paga. Era necessario tenerseli buoni e questo è uno dei motivi dell’estensione della cittadinanza a tutti gli abitanti dell’impero sotto Caracalla.

L’ordine militare della Guardia Pretoriana venne sciolto definitivamente nel 312 d.C., in seguito alla vittoria di Costantino I nella battaglia di Ponte Milvio. L’esercito di veterani della Britannia e dell Gallia del futuro primo imperatore Cristiano sbaragliò infatti le difese dell’usurpatore Massenzio e dei suoi pretoriani. Questi combatterono con onore ma vennero falciati dall’urto della cavalleria di Costantino accompagnata dal simbolo cristiano del Monogramma di Cristo, il Chi Rho (☧).

Dopo l’ingresso a Roma Costantino sciolse la Guardia Pretoriana, sostituendola con le Schole Palatine. Queste furono l’embrione delle future guardie del corpo dell’imperatore romano di Costantinopoli, legate non più alla città di Roma, ma all’imperatore stesso.

(Fausto Andrea Marconi)

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