I dieci libri classici più censurati nella storia

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Anche i libri classici, tutt’oggi, sono censurati. Caso vuole che, proprio questa settimana, la ALA (American Library Association) celebri la Banned Books Week, la settimana dei libri censurati. Sesso, violenza, offese alla religione, razzismo, i motivi per cui un libro viene bandito sono i più disparati. Spesso la censura parte da singole istituzioni, come scuole e università, mentre altre volte sono gli stati stessi a porre il sigillo su certe opere.

Vediamo quali sono i dieci classici più censurati nel corso del ventesimo e ventunesimo secolo.

I dieci libri classici più censurati nella storia

#1: Le avventure di Huckleberry Finn

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Celebrato da Ernest Hemingway come uno dei classici imprescindibili della letteratura americana, il libro di Mark Twain, pubblicato nel 1884, ha di recente subito gli strali della censura per il continuo uso della parola “nigger”. Nonostante secondo i critici il libro sia, al contrario, una forte critica al razzismo e al modo disumano in cui venivano trattati gli schiavi. Alcuni editori, non fra le proteste, hanno pubblicato delle versioni “epurate” in cui, ad esempio, il termine “schiavo” è stato sostituito con il meno offensivo “servo”.

#2: Il buio oltre la siepe

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Proprio come il classico di Mark Twain, il romanzo di Harper Lee “To kill a mockingbird”, uscito nel 1960 e dal quale è stato tratto un celebre film, è stato di recente censurato per l’uso della parola “nigger” e altri termini razzisti: è accaduto nel 2004, 2006 e 2007 in alcune scuole americane, mentre nel 2009 è stato invece bandito da una scuola canadese. Anche in questo caso, ironia della sorte, si tratta di uno dei più noti libri contro il razzismo

#3: Il giovane Holden

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Il più noto romanzo di J.D. Salinger, fin dalla sua pubblicazione, è stato uno degli obiettivi preferiti dai censori, e ciò lo ha reso uno dei libri classici più censurati della storia. Secondo l’American Library Association, negli Stati Uniti il libro conta oltre trenta episodi di censura, principalmente per le scene sessuali in esso contenute.

#4: Lolita

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Il controverso romanzo di Vladimir Nabokov, uscito nel 1953, è stato bandito in Francia, Inghilterra, Argentina e Nuova Zelanda fino al 1960; in Sudafrica, addirittura fino al 1982.

#5: Uomini e topi

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Tra i capolavori assoluti della letteratura americana, il breve romanzo di John Steinbeck è stato messo alla gogna per le bestemmie, per gli epiteti razziali, per il modo in cui sono descritte le donne e per l’uso della parola “nigger”. Per questo è stato bandito dapprima in Irlanda, nel 1953, e in seguito in centinaia di città statunitensi in un arco di tempo che va dal 1974 al 2007.

#6: La fattoria degli animali

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Vita difficile, per il romanzo di George Orwell: non appena trovato un editore, questi si fece indietro su garbato consiglio del governo britannico, che non voleva far infuriare l’URSS, allora alleata dell’Inghilterra. “La fattoria degli animali” è stato bandito in Russia nel 1977 e, di recente, negli Emirati Arabi Uniti perché la rappresentazione dei maiali, e il fatto che bevano alcool, offende l’Islam.

#7: Addio alle armi

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Il romanzo di Ernest Hemingway è stato bandito in Italia nel 1929 per la sua rappresentazione della disfatta italiana nella battaglia di Caporetto, ed è tra i libri che i nazisti bruciarono nei celebri roghi del 1933. Anche l’Irlanda, nel 1939, lo metterà al bando per le scene di sesso.

#8: Il signore delle mosche

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Questo romanzo, in cui dei ragazzi si ritrovano a sopravvivere su un’isola deserta, è stato messo al bando principalmente per il linguaggio volgare e le scene di violenza. Una scuola dell’Indiana lo accusò di offendere le minoranze, Dio, i disabili e le donne.

#9: Il mondo nuovo

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Il romanzo distopico di Aldous Huxley è stato, fin dalla sua pubblicazione, messo alla gogna per le scene di sesso promiscuo. Bandito in Irlanda nel 1932, l’ultima censura è avvenuta nel 2008 in una scuola dell’Indiana per eccessivi riferimenti alle pratiche sessuali e all’uso di droghe.

#10: I versetti satanici

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Il “re” dei libri classici censurati è sicuramente lui. Ben nota è la vicenda di Salman Rushdie, su cui è stata lanciata una fatwa (mai ritirata) da parte dell’Ayatollah Khomeni. Il libro è attualmente bandito in Pakistan, Arabia Saudita, Egitto, Somalia, Sudan, Bangladesh, Malesia, Qatar, Indonesia, Sud Africa e India. La distribuzione del libro è limitata in Giappone, Bulgaria, Polonia e Venezuela.

(Federico Bezzi)

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