Grande tensione USA-Iran dopo l'abbattimento del drone

Grande tensione USA-Iran dopo l’abbattimento del drone

La tensione continua a salire fra USA ed Iran nel Golfo Persico dopo che un drone da 110 milioni di dollari americano RQ-4A Global Hawk è stato abbattuto dai Corpi della Guardia Rivoluzionaria Iraniana sopra lo stretto di Hormuz il 20 giugno.

Il drone stava violando lo spazio aereo iraniano nel distretto di Kouhmobarak quando venne colpito da tre missili terra-aria lanciati da un sistema di difesa aerea Khordad-3. Il 21 giugno Tehran ha mostrato i resti del drone UAV. Il fatto che l’antiaerea iraniana sia stata capace di trovare subito i resti del velivolo Usa avvalora la loro versione.

Grande tensione USA-Iran dopo l'abbattimento del drone

La reazione di Washington

Nonostante ciò, Washington insiste che lo UAV è stato abbattuto su acque internaizonali, descrivendo l’incidente come un atto di aggressione. L’esercito mericano ha rivelato che l’RQ-4A abbattuto era parte del sistema marittimo di sorveglianza della marina US. Global Hawk è infatti una variante disegnata per provvedere alle esigenze di intelligence della marina. Sorveglianza e ricognizione sui vasti oceani e le zone costiere.

Grande tensione USA-Iran dopo l'abbattimento del drone

Il 21 giugno, il presidente americano Donald Trump ha sostenuto di aver ordinato un attacco contro obiettivi iraniani, decidendo poi di fermare l’attacco 10 minuti prima. Il 22 giugno, il presidente ha minacciato l’Iran vgheggiando una possibile azione militare.

 

Fonti anonime del Washungton Post sostengono che Trump ha approvato un attacco cibernetico sui sistemi di controllo missilistici iraniani. Il supposto attacco è avvenuto il 20 giugno da parte del commando cibernetico USA in collaborazione con il comando miliare centrale. Sempre secondo questa fonte, l’attacco era in studio da mesi. Nonostante, non ci sono fonti ufficiali su questo argomento.

Iran e USA ai ferri corti

Le poche opzioni rimaste agli americani di mostrare la propria possanza militare nella regione rischiano di allargare il conflitto. Un conflitto che gli USA sembrano evitare in ogni modo.

Allo stesso tempo, l’establishment di Washington e i suoi alleati della regione continuano una aggressiva campagna mediatica di propagand aper giustificare l’aggressione all’Iran.

A questo punto è possibile che gli US aumenteranno il supporto ai Saudito nella guerra in Yemen. Come ripicca nello smacco subito con l’Iran.

(Traduzione da Southfront)

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