Nel nuovo Documento programmatico pluriennale 2017-2019 della Difesa, il capo di stato maggiore della Difesa generale Claudio Graziano, annuncia la postura e le strategie che l’esercito italiano assumerà nei prossimi anni. Spicca nel documento un finanziamento complessivo di 35 milioni di euro in tre anni per modernizzare la punta di diamante delle nostre forze di difesa corazzate: il carro da battaglia C1 Ariete.
Questo carro, interamente sviluppato e prodotto in Italia, entrò in servizio sul finire della guerra fredda nel numero di 200 mezzi, (costati l’uno 4,4 milioni), in sostituzione di numerosi veicoli ormai obsoleti. Benché come sempre quando si parla di armamenti interamente italiani, le prestazioni del carro siano da alcuni elogiate e condannate da altri, tutto sommato il veicolo di punta delle nostre forze corazzate è un buon carro da battaglia. Al giorno d’oggi è però necessario un aggiornamento. Nel panorama internazionale sono ormai diversi i paesi che hanno previsto lo svecchiamento e lo sviluppo delle proprie forze corazzate, non ultimi India e Russia. Nel continente europeo nessun paese membro dell’Unione ha ancora previsto di aggiornare i numerosi – ed ormai obsoleti, benché ad oggi efficienti – carri Leopard e nazionali.
Il finanziamento prevede la creazione di due nuovi prototipi del nostro MBT, da dotare con nuovi sistemi di sorveglianza, scoperta, protezione e mobilità. L’obbiettivo dichiarato è quello di allungare la vita degli Ariete almeno fino al 2030. Nonostante gli iniziali 35 milioni di euro, è molto probabile che il costo leviterà esponenzialmente fino a raggiungere almeno 1 miliardo di euro. Considerando il fatto che l’Esercito prevede di avere 200 Ariete 2 entro il 2028, e che ogni ammodernamento costa 5 milioni ad unità. L’Italia, sia per la sua posizione geografica che storica, necessita di un parco mezzi degno del suo ruolo nel Mediterraneo come nel mondo. L’industria nazionale, benché fiaccata dalla crisi e dal peso dello Stato, può essere rilanciata grazia ad un intelligente piano di ammodernamento e potenziamento dei mezzi di esercito, aviazione e marina. Recente esempio del successo italiano nella produzione di armamenti è stata l‘autoblindo Centauro II; noi ci auguriamo sinceramente che anche per il carro armato Ariete 2 l’ammodernamento sia un successo.
(di Fausto Andrea Marconi)