Mario Monti dice “no” alle riaperture, nel corso del suo intervento a L’Aria che Tira, su La7.
Mario Monti: “Gravi le riaperture”
“Sono convinto che stiamo commettendo un errore che anche in termini economici pagheremo. Una cosa che si fa comprensibilmente per dare un respiro economico a chi è costretto a essere chiuso per ragioni sanitarie. Ma anche dal punto di vista economico lo pagheremo di più. Perché non è con questi stop & go che si ridà consistenza all’attività economica”
Per Mario Monti, insomma, non è possibile pensare di riaprire ma bisogna chiudere ancora. Il tutto continuando a millantare, come molti suoi “colleghi”, di sostegni economici che – ormai chiunque dovrebbe averlo compreso – sono assolutamente impossibili e non arriveranno mai. Quanto meno per un recupero pieno o anche solo maggioritario di un anno senza lavoro ed entrate.
Il professore, alla fine del suo intervento, ha criticato la politica della Lega in maggioranza: “Non può essere ammesso che ci sia una appartenenza alla maggioranza “in and out”. Cioè sto nella maggioranza e metto alcuni uomini importanti, però contemporaneamente ne sto fuori con dichiarazioni quotidiane. Sarebbe gravissimo dare alla Lega un ‘golden power’ che non dovrebbe avere, visto che non è una formazione necessaria alla maggioranza”.
Monti, una vita di affermazioni inaccettabili e sfrontate
Il “professor Mario Monti”, ancora una volta, non si dimostra propriamente un uomo del popolo.
E non è la prima volta. Neanche che lo ammetta pubblicamente. Ancora si ricorda quando, nel 2018 nel corso della trasmissione Otto e Mezzo, l’ex presidente del Consiglio (ora senatore a vita) dichiarò che sulle scelte di ulteriore austerità intraprese in Italia nel 2012 ci fosse stata la “spinta” di George Soros:”Io mi ricordo che Soros mi telefonò poco dopo che io mi trovai nella posizione di presidente del Consiglio, preoccupatissimo che l’Italia potesse cadere finanziariamente. Anzi mi diede consiglio, adesso posso dirlo, di chiedere soccorso all’Unione Europea e al Fondo Monetario Internazionale”.
Poi certo, il “professore” aveva indorato la pillola: “Non seguii quel consiglio”. Diciamo che sull’austerità e l’impoverimento lo ha seguito in pieno, dottor Monti.