Draghi Rosseau

Attento Draghi, deciderà la temibile Rousseau!

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Il governo Draghi potrebbe non partire per l’ultimo pesantissimo ostacolo che gli si para davanti, ovvero la piattaforma Rousseau. O quanto meno potrebbe avere qualche problema in più vista la rappresentanza in parlamento numerosa e irreprensibile del Movimento 5 Stelle, coloro che non hanno mai tradito i propri ideali e hanno sempre lottato contro il sistema.

Draghi dovrà essere giudicato da Rousseau, non si scappa

La democrazia diretta grillina si appresta a esprimere il suo ennesimo, numeroso e soprattutto fondamentale voto. Qualche migliaio di cittadini italiani su una popolazione di soli sessanta milioni (percentuali da far girare la testa) è pronta ad esprimersi con fermezza e assoluto rigore circa la possibilità che i deputati e i senatori del Movimento, dopo il “no assoluto” della scorsa settimana, possano adesso appoggiare il governo del famigerato Mario Draghi che soltanto qualche anno fa dichiaravano di voler mettere al gabbio.

Questo perché Grillo che tuona per decenni contro le banche e poi se ne esce con un laconico “è una brava persona” successivamente al colloquio con Draghi stesso, non è evidentemente sufficiente.

Perché il vero grillino o è democratico telematico o non è. D’altronde il genuino voto di settembre 2019 sulla scelta di formare un governo con il PD non può che essere una testimonianza a favore di questa florida tradizione di honestà e democrazia digitale.

Draghi ce la farà?

Come la storia dimostra inequivocabilmente, Rousseau è un osso duro. D’altronde, anche il Quotidiano Nazionale lancia l’allarme e pomposamente titola: “Draghi appeso a Rousseau”.

Draghi Rosseau

Non si capisce bene se per gli arti o per qualche altra cosa, ma poco importa. La democrazia digitale è una parola d’ordine sola, categorica e impegnativa per tutti.

Il potentissimo Andrea Scanzi sulla sua pagina Facebook non ha dubbi: il governo si farà, Rousseau permettendo!

Draghi Rosseau

C’è un clima di mitologia ben fuso con la politica d’attualità. Se ci soffermiamo, se respiriamo bene l’aria, udiamo anche un sottofondo musicale d’accompagnamento. Potremmo pensare a Braveheart, alla libertà, alla giustizia e al popolo. Ma non si sa perché, alla fine ci viene sempre fuori la sigla del Benny Hill Show.

Mario, stai attento. I tuoi giorni a Palazzo Chigi potrebbero finire ancora prima di iniziare. Rousseau arriva, e non avrà pietà.

(di Stelio Fergola)

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