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Eurogruppo, Caporetto per l’Italia: c’è il sì al Mes

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Caporetto per l’Italia alla riunione dell’Eurogruppo. Come conferma La Repubblica c’è l’accordo all’Eurogruppo sugli strumenti da mettere in campo per fronteggiare le conseguenze economiche del coronavirus. I ministri delle Finanze hanno trovato un’intesa sul documento conclusivo che sarà discusso al tavolo dei leader: c’è il sì al Mes. No agli eurobond. «L’Eurogruppo ha trovato l’accordo. Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è solidarietà». Ha twittato il commissario all’Economia Paolo Gentiloni.

Eurogruppo, c’è il Sì al Mes

Come spiega il deputato della Lega Claudio Borghi, per l’Italia è una disfatta totale. «Tre settimane di manfrina fra eurogruppo e eurosummit per approvare MES, SURE e BEI esattamente come voleva la Germania», scrive Borghi su Twitter. «MES oltretutto con condizionalità piena che ritorna alla fine dell’emergenza. Ci hanno venduto in pieno». Esulta l’Olanda:  «Dopo lunghe e intense conversazioni negli ultimi due giorni, L’Eurogruppo è giunto a una buona conclusione» afferma su Twitter il ministro olandese delle finanze, Wopke Hoekstra, aggiungendo che il ricorso al Mes «può fornire assistenza finanziaria ai paesi senza condizioni per le spese mediche” e “sarà anche disponibile per il sostegno economico, ma a condizioni. E’ giusto e ragionevole».

Cosa prevede l’accordo

Il solo requisito per accedere alla linea di credito del Mes sarà che gli Stati si impegnino a usarla per sostenere il finanziamento di spese sanitarie dirette o indirette, cura e costi della prevenzione collegata al Covid-19»: sono le conclusioni dell’Eurogruppo riportate dal Corriere della Sera. «La linea di credito sarà disponibile fino alla fine dell’emergenza. Dopo, gli Stati restano impegnati a rafforzare i fondamentali economici, coerentemente con il quadro di sorveglianza fiscale europeo, inclusa la flessibilità». «L’Eurogruppo è d’accordo a lavorare ad un Recovery Fund per sostenere la ripresa. Il fondo sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi e aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato. Soggetti alla guida dei leader, le discussioni sugli aspetti pratici e legali del fondo, la sua fonte di finanziamento, e strumenti innovativi di finanziamento, coerenti con i Trattati, prepareranno il terreno per una decisione», si legge nelle conclusioni.

 

 

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