Cleopatra

Cleopatra ultima regina d’Egitto, fra Cesare ed Antonio

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Cleopatra VII, conosciuta anche come Nea Iside, Nuova Iside, è stata l’ultima regina d’Egitto e l’ultima regina della dinastia Tolemaica. Cleopatra Tea Neotera Filopatore (Κλεοπάτρα Θεά Νεώτερα Φιλοπάτωρ in greco), infatti non era egiziana, ma greca. Ultima discendente  della stirpe iniziata da Tolomeo I, uno dei diadochi di Alessandro Magno, Cleopatra fu l’ultima sovrana del mondo Ellennistico a cadere sotto il dominio dell’aquila di Roma.

Cleopatra

Numerose furono le vicissitudini che colpirono il suo regno, eppure Cleopatra seppe sempre trarre il meglio dalle situazioni più difficili. Grazie ad un uso machiavellico della politica e ad una saggia realpolitik; l’ultima regina d’Egitto seppe per molto tempo mantenere l’indipendenza del suo regno, sempre più stretto dagli artigli di Roma.

La proverbiale bellezza di Cleopatra

La storia dell’ultima regina d’Egitto, come dicevamo, è stata molto travagliata, dall’inizio del suo regno fino alla fine. Figlia di Tolomeo XII Aulete, ascese al regno nel 52. a.C. come co-reggente del Padre. Morto Tolomeo XII, la giovane regina -aveva appena diciotto anni- salì al trono insieme al fratello Tolomeo XIII.

La corte di Alessandria, però, non era un luogo molto sicuro. Le trame fra cortigiani, pretendenti al trono del Faraone e degli eunichi erano all’ordine del giorno. Infatti, dal 48 a.C. al 47 a.C., si combatté una feroce guerra civile fra Cleopatra VII, Tolomeo XIII e Arsione IV, sorella dei primi due. La guerra civile, nota come Guerra civile Alessandrina, o guerra di Alessandria, venne travolta dalla guerra civile romana che infuriava in quei tempi fra Cesare e Pompeo.

Cleopatra

Fu proprio l’Egitto ha dare quella svolta che cambiò radicalmente la storia per sempre. Infatti, dopo aver trionfato a Farsalo contro i Pompeiani, Cesare era ormai il signore della repubblica romana. Pompeo era in fuga, con i Cesariani alle calcagna. Il Mediterraneo era ormai una sorta di lago romano, mancava l’Egitto e qualche altro territorio che era però dipendente della Repubblica.

Pompeo cercò rifugio in Egitto, e fu li che trovò la sua fine.

Giulio Cesare e Cleopatra

Giunto in Egitto infatti, Pompeo cercò rifugio presso Tolomeo XIII, ma trovò solo morte. Il faraone, al tempo vittorioso nella guerra civile, diede ordine di decapitare il grande amico e nemico di Giulio Cesare, che trovò così la morte. L’idea era quella di farsi amici sia Cesare che la Res publica Romana. Ma non avvenne niente di tutto ciò.

Cesare infatti andò su tutte le furie. Non era infatti sua idea quella di uccidere Pompeo, né tanto meno poteva accettare che un greco-egiziano spargesse sangue romano impunemente. Ma la situazione ad Alessandria era rovente. Cesare era infatti arrivato con una parte del suo esercito, e si comportò subito come giusto che fosse: da legato romano in visita ad una provincia soggetta.

Benché indipendente, l’Egitto era infatti l’ultimo regno non direttamente governato dai Romani del Mediterraneo. Un regno ricchissimo e potente, ma il suo fato era segnato: non c’erano veri ostacoli sulla strada che avrebbe portato Roma a pacificare, una volta per tutte, il Mediterraneo.

Ma non era solo una questione di potere a dare quest’autorità a Cesare. Nel suo testamento, infatti, Tolomeo XII lasciava per iscritto che la custodia dei suoi figli sarebbe stata del popolo romano. Era dunque dovere di Cesare sedare la guerra civile.

È in questi giorni che Cesare vide per la prima volta la Cleopatra, la cui bellezza era famosa ben al di là dei confini d’Egitto.

Cleopatra

Cesarione, il figlio di Cesare e Cleopatra

La guerra civile Alessandrina non si placò nemmeno con il sopraggiungere del console romano. Tolomeo XIII e Cleopatra vennero maritati per volere di Cesare, ma non era questa l’intenzione degli eunuchi di corte. L’esercito di Tolomeo XIII entrò in città e assediò Cesare e Cleopatra. Lo scontro fu estremamente duro e negli incendi appiccati per distruggere la flotta egiziana, prese fuoco anche la famosissima e celeberrima Biblioteca di Alessandria.

La guerra proseguì fra alterne vicende. Si concluse con la battaglia del Nilo dove Cesare, insieme agli alleati orientali, sconfissero il grande esercito egiziano sullo stesso fiume che tanta fortuna e ricchezza aveva portato a questo grande regno.

Cleopatra era regina, e portava in grembo il piccolo Tolomeo Cesare, conosciuto come Cesarione. Fra il grande conquistatore delle Gallie e la regina d’Egitto era nata una relazione amorosa. Che fosse politica o meno noi non lo sapremo mai. Entrambi però ci guadagnavano: Cesare aveva sicuramente in Cleopatra un’alleato solido e ricco. Mentre la regina poteva contare sui romani per garantire le sue pretese alla corona d’Egitto.

Cleopatra seppe così garantire l’indipendenza del suo amato Egitto, ma il vento stava per soffiare ancora una volta contro tutti i suoi progetti. L’assassinio di Cesare da parte dei Cesaricidi riaprì la stagione di guerre civili a Roma.

La regina d’Egitto fra Marco Antonio ed Ottaviano

La libertà dell’Egitto valeva qualsiasi macchinazione politica o inganno, per la regina, ciononostante quasi tutti gli storici sono concordi sul fatto che l’amore fra lei e Marco Antonio, fosse sincero.  L’incontro fra i due avvenne a Tarso, e da quel momento in avanti i loro destini si intrecciarono per sempre.

Marco Antonio aveva grandi progetti di conquista in Oriente, dove combatté contro Aremeni e Parti, mentre Cleopatra stava pian piano riportando l’Egitto alla sua antica gloria. Pezzo per pezzo, grazie alla sua relazione con Cesare prima e con Antonio poi, riuscì a riportare sotto il dominio egiziano Cipro e la Cilicia.

Legalmente ancora sposato a Fulvia, Marco Antonio era perdutamente innamorato di Cleopatra da cui ebbe diversi figli fra cui due gemelli: Alessandro Helio e Cleopatra Selene.

Cleopatra

È in questo momento che va definendosi la degenerazione orientale di Marco Antonio, sempre più lontano dagli insegnamenti del Mos Maiorum romano. Molto più simile ad un monarca assoluto ellenistico-orientale-egiziano, piuttosto che ad un Romano, Marco Antonio superò ogni limite con le donazioni di Alessandria.

Se queste donazioni son state infatti il colpo da maestra di Cleopatra, il suo più grande successo politico, allo stesso tempo sono state l’inizio della fine. Marco Antonio decise e operò legalmente affinché gran parte dei territori della Repubblica Romana ad Oriente diventassero monarchie personali dei figli suoi e della Regina Cleopatra.

La rottura delle relazioni fra Cesare Ottaviano e Marco Antonio si consumarono il 33 a.C. da quel momento in poi sarebbe stata guerra. L’ultima guerra civile della Repubblica che avrebbe portato al trionfo del principato augusteo.

La tomba di Cleopatra

La battaglia di Azio fra Cesare Ottaviano contro Cleopatra e Marco Antonio furono l’ultimo atto delle vicissitudini della regina d’Egitto. Lo scontro volse in favore di Ottaviano, Cleopatra fuggì a battaglia aperta e Marco Antonio seguì subito la sua regina, lasciando la sua flotta a sé stessa.

Una volta giunto ad Alessandria, Ottaviano assediò la città che capitolò subito. Cleopatra, nascostasi nella sua tomba, mandò a dire a suo marito che si era suicidata. Marco Antonio si uccise subito, sapendo della morte della sua amata; mentre la regina venne fermata mentre tentava di suicidarsi da un fedele di Ottaviano sgattaiolato nel suo nascondiglio.

Si dice a questo punto che, saputo che Ottaviano aveva idea di portare la regina d’Egitto e i suoi figli a Roma, per mostrarli nel suo trionfo, Cleopatra riuscì a suicidarsi con del veleno. L’ultima regina della dinastia Tolemaide venne seppellita con rito reale a fianco del suo amato Marco Antonio.

Cleopatra ultima regina d'Egitto, fra Cesare ed Antonio

Da quel momento in poi l’Egitto divenne stabilmente una provincia romana. La fine dell’ultimo regno ellennistico indipendente segna il tramonto dell’Ellennismo e l’alba del dominio incontrastato di Roma.

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(di Fausto Andrea Marconi)

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