Il fallimento del panzer Leopard 2 in Siria, Turchia progetta nuovo carro

Il fallimento del panzer Leopard 2 in Siria, Turchia progetta nuovo carro

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È stato un fulmine a ciel sereno in Turchia e fra lo stato maggiore turco il fallimento del panzer Leopard 2 nella Siria del Nord. Quello che era considerato il carro armato migliore del mondo ha infatti disatteso ogni previsione. Nel corso di numerosi scontri con i miliziani dell’ISIS o dell’YPG il Leopard 2 è stato facilmente messo fuori gioci.

Il problema forse è che gli alti comandi dell’esercito turco si sono intestarditi nell’utilizzare il Leopard nelle battaglie urbane. Il carro della Bundeswehr è stato infatti pensato per le battaglie a viso aperto con altre formazioni corazzate, e non per gli scontri urbani. Ciononostante le non illuminanti prestazioni del carro di produzione tedesca in Turchia hanno fatto molto parlare di sè.

Il fallimento del panzer Leopard 2 in Siria, Turchia progetta nuovo carro
Carro Leopard A2 distrutto nella Siria del nord occupata dalle milizie curde e turche

Il panzer Leopard A2 contro le corazzate sovietiche

La Germania, negli anni ’70 del ‘900, ideò il panzer Leopard con il chiaro intento di contrastare lo strapotere meccanizzato del Patto di Varsavia. Sviluppato dalla Krauss-Maffei Wegmann, il Leopard A2 è un miglioramento del Leopard 1, ed è divenuto, nel corso degli anni, uno dei panzer più apprezzati del panorama mondiale.

Le sue caratteristiche, ottime al tempo e sempre aggiornate nel corso degli anni, non sono infatti per niente male. Nella sua versione A2 il carro, lungo 7,7 m, largo 3,7 m, ed alto 3m, può raggiungere i 72 km/h. Armato con un cannone da 120 mm della Rheinmetall L44, presenta in torretta anche 2 mitragliatrici da 7,62mm, il Leopard è stato comprato da numerosi paesi in tutto il mondo. Nelle diverse versioni è infatti presente in Austria, Cile, Canada, Danimarca, Grecia, Finlandia, Turchia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia ed Ungheria.

Il fallimento del panzer Leopard 2 in Siria, Turchia progetta nuovo carro
Leopard 2 turchi in Siria del Nord

Pensato, progettato e sviluppato per partecipare a grandi scontri fra forze corazzate, il Leopard è molto simile per caratteristiche all’americano Abrams. Benché inferiore ai moderni MBT in fase di sviluppo e progettazione, come il panzer Armata russo o il Black Panther sudcoreano, il Leopard è ancora la spina dorsale delle divisioni corazzate di diversi paesi.

I continui aggiornamenti lo hanno reso sempre competitivo. Ciononostante il Leopard non è mai stato schierato sul campo di battaglia, almeno fino al 2017.

Il Leopard 2 in Siria del nord

Il battesimo del fuoco del Leopard è avvenuto in Siria del Nord a partire dal 2017. Schierato dalla Turchia durante l’operazione “Scudo dell’Eufrate” e “Ramo d’ulivo“, sia contro le forze dell’ISIS che quelle curde dell’YPG, il Leopard non ha brillato per efficacia.

Il carro, infatti, pensato per scontri campali e quindi ben corazzato sulla parte frontale, non è così ben protetto sui fianchi e sul retro. Questa debolezza è stata subito sfruttata sia dai terroristi dello Stato Islamico che da quelli Curdi. In una serie di imboscate e assalti silenziosi, ben 14 Leopard sono stati distrutti da missili anticarro e IED artigianali.

Il fallimento del panzer Leopard 2 in Siria, Turchia progetta nuovo carro

Un numero molto alto, se si considera il pessimo armamento sia dei terroristi islamici che delle milizie dell’improvvisato stato curdo del nord. Ciò non toglie, d’altra parte, che l’utilizzo del mezzo da parte delle forze turche è molto lontano dal fine per il quale il Leopard venne pensato.

In un teatro bellico asimmetrico come quello della Siria infatti, raramente i Leopard affrontano altri mezzi blindati o carri armati. Molto più spesso invece i carri turchi devono operare in mezzo a macerie e centri urbani, diventando vittime di improvvise imboscate da parte dei miliziani nemici.

Insomma, il Leopard turco – non aggiornato all’ultimo modello presente in Germania– non potrà mai raggiungere gli stessi risultati di un Merkava. Il carro israeliano pensato prettamente per conflitti urbani.

La Turchia pensa a nuovi Panzer

Il fallimento del Leopard 2 sul fronte siriano ha altamente motivato l’Alto comando dell’esercito turco a sviluppare un nuovo carro, interamente nazionale. Stiamo parlando dell’Altay.

 

Viste le prestazioni del tutto insufficienti offerte dai carri LEOPARD 2A4, nelle operazioni in Siria, contro i peshmerga curdi Ankara ha preso la decisione di introdurre un nuovo MBT caratterizzato da una protezione decisamente superiore.

L’ALTAY ha un peso in ordine di combattimento pari a 55 tonnellate ed è equipaggiato con una versione locale del Rheinmetall da 120/55 mm (lo stesso che monta il LEOPARD 2A6/7).

Nei mezzi dei primi due lotti verrà montato un propulsore turbodiesel MTU 883 Ka 501-CR da 1.500 Hp, mentre negli ultimi due sarà installato un propulsore in grado di sviluppare una potenza di 1.800 Hp.

Il conflitto in Siria del nord ci ha riservato grandi sorprese e impensabili rovesciamenti d’alleanze. Non solo il fallimento del panzer Leopard 2 della Turchia; ma anche sorprese ben più grandi. Infatti, mentre le forze governative fedeli ad Assad ed all’unità nazionale combattono alacremente contro i terroristi wahabiti, si è giunti ad un accordo fra Damasco-Mosca e i Curdi. Un ribaltamento delle alleanze inaspettato, che ha isolato ancor di più la presenza americana nella regione, ma soprattutto l’iniziativa di Erdogan, ora solo contro tutti.

(di Fausto Andrea Marconi)

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