Lindsey Graham

Spygate, Graham: “Italia ci aiuti a scoprire chi voleva incastrare Trump”

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Il Senatore Lindsey Graham, presidente della commissione Giustizia del Senato e molto vicino al Presidente Donald Trump, chiede all’Italia di cooperare con il Procuratore generale William Barr e con l’avvocato John Durham. Interpellato dall’Agi, Graham rassicura l’Italia sulla lettera che ha inviato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al primo ministro inglese Boris Johnson e a quello australiano Scott Morrison, con la quale esorta i tre Paesi alleati a cooperare con il Guardasigilli americano in merito all’inchiesta sulle origini del Russiagate, per determinare da dove sia partita l’indagine dell’Fbi sulla presunta collusione tra Trump e il Cremlino durante le presidenziali del 2016.

“Gli incontri che il procuratore generale sta avendo per contribuire all’inchiesta del dipartimento di Giustizia su quello che è accaduto rientra pienamente nel raggio delle sue normali attività”, ha rimarcato Graham all’Agi, mostrando una copia della missiva inviata ai tre leader. Incalzato poi sulle accuse a Matteo Renzi di aver agito per sabotare Trump lanciate da George Papadopoulos, l’ex advisor del miliardario da marzo a ottobre 2016 (condannato per aver mentito all’Fbi sui suoi contatti con Mosca), Graham ha preferito non commentare mentre l’ex premier italiano ha annunciato querela.

La lettera di Graham all’Italia: “Collaborate su Spygate”

Come riporta Inside Over, nei giorni scorsi Lindsey Graham ha inviato una lettera al presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, al primo ministro inglese Boris Johnson e a quello australiano Scott Morrison, in cui invita ed esorta i tre Paesi alleati degli Usa a cooperare con il Dipartimento di Giustizia in merito all’inchiesta sulle origini del Russiagate. Una richiesta che arriva a pochi giorni dalla visita di Barr in Italia. “Vi scrivo per richiedere di proseguire la cooperazione del vostro Paese con il procuratore generale William Barr, mentre il Dipartimento di giustizia continua a indagare sulle origini e l’entità dell’influenza straniera nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016”, scrive Graham.

“Uno dei compiti principali del Procuratore Generale degli Stati Uniti – prosegue Lindsey Graham – è quello di supervisionare le indagini in corso del Dipartimento di Giustizia. Inoltre, come sicuramente saprete, Austrialia, Italia e Regno Unito si scambiano regolarmente informazioni per supportare le indagini”.

Le richieste del senatore Graham a Conte

Il Senatore sottolinea come le agenzie governative e la comunità di intelligence degli Stati Uniti “abbiano fatto affidamento sull’intelligence straniera” come parte dei loro sforzi “per indagare e monitorare le elezioni presidenziali del 2016”. Graham ripercorre dunque le origini del Russiagate e sottolinea come tali agenzie – Fbi e Doj – abbiano “fatto affidamento su un dossier profondamente imperfetto (il dossier Steele), pieno di sentito dire e diffuso da un ex ufficiale dell’intelligence britannica di parte”; ricevuto “informazioni da un “professore” italiano (Joseph Mifsud, ndr) invitato a contattare il consulente della campagna di Trump, George Papadopoulos, al fine di raccogliere informazioni sulla stessa campagna”; accettato delle informazioni “da un diplomatico australiano che era stato incaricato di contattare Papadopoulos e di trasmettere le informazioni ottenute dallo stesso in merito alla campagna all’Fbi”.

Conte atteso al Copasir

Per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si preannuncia una settimana ad altissima tensione sul fronte dei servizi segreti e dei rapporti tra Italia e Stati Uniti. Dopo il doppio incontro del ministro della Giustizia statunitense Barr con i vertici dei servizi segreti italiani, il Presidente del Consiglio ha annunciato di voler dire pubblicamente la sua al Copasir, il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica. Con la nomina di Lorenzo Guerini a ministro della Difesa, il Copasir eleggerà mercoledì pomeriggio il nuovo presidente.

Si profila un testa a testa tra Adolfo Urso (FdI) e Riccardo Molinari (Lega), ma è possibile che tra i due litiganti possa godere un terzo di Forza Italia. Gli azzurri al Copasir sono Elio Vito e Claudio Fazzone. Una volta eletto il presidente del Copasir, Conte potrà finalmente esporre la linea dell’Italia sul Russiagate, la Link Campus University, il professor Joseph Mifsud e George Papadopulos.

(Roberto Vivaldelli)

 

 

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