Puntualissimi, i «giornalisti» Gianni Riotta e Andrea Romano (direttore di Democratica, giornale del Pd che ha meno lettori di un periodico della Parrocchia), hanno esultato alla notizia dell’arresto del fondatore di WikiLeaks Julian Assange definendolo – come sempre senza uno straccio di prove, alla faccia delle fake news – «una spia di Putin».
Sono gli stessi che blaterano ogni giorno di regimi illiberali e totalitari: quando arrestano un giornalista vero come Julian Assange, colpevole solamente di aver fatto il suo lavoro, Riotta e Romano non possono che esultare. A loro le persone libere evidentemente non piacciono, ma questa non è affatto una novità. Preferiscono gli accondiscendenti e gli zerbini, sempre e comunque.
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Ed ecco le parole vergognose di Andrea Romano:
Senza dimenticare Stefano Esposito, esponente del Pd romano:
Ricordiamo che come Oltre la Linea abbiamo lanciato una petizione per chiedere l’immediata scarcerazione del fondatore di WikiLeaks.
Il volto totalitario del regime occidentale si è manifestato in tutta la sua scaltrezza. Noi chiediamo la libertà per Julian Assange in nome della libertà d’informazione.
Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, il sito di informazioni riservate che aveva rivelato al mondo i retroscena della guerra in Iraq e Afghanistan, è stato brutalmente arrestato. Gli Stati Uniti chiedano l’estradizione di Assange in modo da processarlo per aver divulgato i loro segreti, qualora ciò avvenisse, il giornalista australiano rischierebbe la pena di morte.
LINK PER SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE —> Libertà per Julian Assange
(la Redazione)