Oggi è il ventesimo anniversario dell’inizio della campagna bellica USA/NATO del 1999 su quella che era ancora la Jugoslavia.
Fu un momento spartiacque nella storia della politica estera americana: era la prima volta che l’Alleanza Atlantica muoveva guerra su insistenza degli Stati Uniti; era la prima di una lunga serie di guerre che gli USA avrebbero mosso nei successivi due decenni completamente illegali sotto il profilo delle leggi internazionali, ed è stata una campagna militare aggressiva mossa contro un altro stato senza approvazione del Congresso.
Molte delle peggiori caratteristiche della politica estera americana del ventunesimo secolo hanno preso il via nella guerra del Kosovo, la quale è stata trattata come una “buona guerra” in quanto ha costretto le forze serbe a ritirarsi da una parte del loro paese. Il presidente Clinton se la cavò muovendo una guerra illegale durata più di due mesi, la NATO è stata trasformata da alleanza difensiva ad aggressiva e i governi occidentali hanno lanciato il primo di diversi attacchi verso stati sovrani senza autorizzazione. Ogni volta che gli interventisti hanno chiesto agli USA di bombardare un altro governo, hanno comprensibilmente citato il Kosovo come prova che Washington può ignorare l’ONU e la sua Carta.
La guerra del Kosovo ha aperto la strada al riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo, tra le obiezioni della Serbia, e l’intervento militare illegale negli affari della Jugoslavia ha creato un precedente da imitare per gli altri stati. La guerra scoppiata nel 2008 tra la Russia e la Georgia è stata, in parte, il risultato di quella guerra e del successivo riconoscimento del Kosovo, e il deterioramento dei rapporti tra gli Stati Uniti e la Russia è iniziato con quella guerra.
Riconoscere l’indipendenza del Kosovo senza il consenso della Serbia ha fornito alla Russia la scusa per riconoscere l’indipendenza dell’Abcasia e dell’Ossezia del Sud dopo la guerra dell’agosto del 2008, e della cosa i russi ne hanno tratto tutti i vantaggi. Negli anni che hanno seguito l’intervento USA/NATO, la guerra è sempre stata giustificata come “illegale ma legittima”, ma gli interventi che sono seguiti ci hanno dimostrato che non può mai essere legittimo un intervento che passa sopra le leggi internazionali.
Se oggi “l’ordine internazionale basato sulle leggi” è sotto attacco, è in parte dovuto al fatto che gli Stati Uniti e i loro alleati hanno scelto di passare sopra la Carta dell’ONU e di muovere guerre di aggressione contro altri stati che non ponevano alcun rischio alla loro sicurezza.
(di Daniel Larison, da American Conservative)