Istanbul, Costantinopoli o Bisanzio?

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Numerose sono state, nel corso della storia dell’uomo, le grandi città imperiali. Centri politici, amministrativi, economici e militari di grandi potenze regionali, intercontinentali o mondiali, le città imperiali hanno un carattere unico. L’attenzione dei loro imperatori, sultani o re che fossero, ne plasmò il carattere e l’aspetto rendendole uniche al mondo, segni tangibili della potenza di grandi civiltà umane.

Fra queste incontriamo Roma, la capitale per eccellenza, dove ancora riecheggia l’eco della grandezza del suo impero; Vienna, la monolitica e composta città degli Asburgo; Pechino, centro nevralgico del più duraturo impero della storia umana. La lista è lunga: Londra, Mosca, Berlino, Parigi, Damasco, Agra, Madrid e Lisbona per citarne alcune, tutte centri imponenti commerciali, politici e culturali . Fra queste maestose città poche, o nessuna, può vantarsi di essere stata capitale di tre diverse grandi civiltà. Nessuna tranne Istanbul.

Istanbul, Costantinopoli o Bisanzio?

Punto nevralgico che collega il mare Mediterraneo al Mar Nero, così come l’Europa all’Asia, la città che oggi porta il nome di Istanbul riflette nel suo aspetto e nei suoi diversi nomi le caratteristiche delle civiltà che ne hanno segnato la storia. Fondata da coloni Greci provenienti da Megara intorno al 667 avanti Cristo: la posizione favorevole – la stessa più o meno che aveva favorito Troia – la rese fin da subito un obiettivo succulento per le grandi potenze vicine: Macedonia ed Impero persiano in primis. Il suo primo nome ufficiale fu Βυζάντιον, Bisanzio, in onore di re Byzas.

Rifondata dall’imperatore romano Costantino il grande e ribattezzata come Nuova Roma, la città divenne l’11 maggio 330 la nuova capitale dell’Impero Romano. Benché ufficialmente nota come Nuova Roma, questo nome non si impose mai mentre prevalse  Costantinopoli, in greco Κωνσταντινούπολις (Konstantinoupolis), da cui il latino Constantinopolis. Mentre il mondo mediterraneo era in balia dei barbari e Roma veniva a più riprese saccheggiata, Costantinopoli visse i suoi secoli di più grande splendore. Divenne il centro più popoloso e prospero del Mediterraneo e qui l’imperatore Giustiniano fece costruire l’imponente basilica di Santa Sofia, che ancora oggi si erge nel centro della città vecchia.

Istanbul, Costantinopoli o Bisanzio?
A sinistra la Costantinopoli capitale dell’impero romano fino al 1453, a destra invece la moderna Istanbul. Il quadatino nero indica dove si trova Costantinopoli all’interno della megalopoli turca.

L’Impero Romano, perduto in occidente ma ancora vivo in oriente e conosciuto a noi come impero Bizantino, resistette fino al 1453, quando i Turchi Ottomani guidata dal Sultano Maometto II espugnarono la capitale greca. La città, saccheggiata per un giorno intero, divenne la capitale del nuovo grande impero che i Sultani Turchi avevano costruito sulle ceneri di quello bizantino e dei califfati arabi. Il nome ufficiale rimase Costantinopoli anche se si preferì la forma araba e turca Kostantiniyye (Arabo: القسطنطينية, al-Qusṭanṭiniyah; Turco Ottomano: قسطنطينيه, Kostantiniyye).

Dal 1453 al 1923 Costantinopoli divenne il centro politico, religioso e culturale dell’Islam mediterraneo. Di conseguenza si numerosi nomi aggiunse anche quello di İslambol (“Centro dell’Islam”), essendo la sede del nuovo califfato. A fianco del greco Costantinopoli divenne molto popolare fra i suoi abitanti un altro nome di origine greca Istanbul. L’origine di questo nome la si deve molto probabilmente alla frase greca εἰς τήν Πόλιν, (pron. “istin’polin”), che significherebbe “verso la città”, o “nella città”. Un’altra idea è che Istanbul derivi dalla corruzione del termine [Kon]stan[tinou]pol[is], dove “pol” è diventato “bul”, da cui I-stan-bul.

Istanbul, Costantinopoli o Bisanzio?

Con la caduta dell’Impero Ottomano in seguito alla rivoluzione Kemalista, il nuovo governo nazionalista e laico della repubblica turca preferì utilizzare ufficialmente il nome Istanbul per allontanarsi dalla tradizione sultanale ed imperiale del vecchio nome. Così Istanbul divenne la città moderna che conosciamo, ponte fra Europa ed Asia, centro dei commerci fra mar Nero e Mediterraneo. Una città unica, con una storia complessa e piena di grandi successi e terribili disastri. Essa fu per secoli il più grande centro del Mediterraneo, la città più ricca e popolosa d’Europa. Non è un caso dunque se fra i Vichinghi divenne nota come Miklagaard, la “grande città”, fra gli Slavi Tsarigrad, la “città degli imperatori” o Rūmiyya al-Kubrā, “la maggior Roma” fra gli Arabi. Oggi, con i suoi 17 milioni di abitanti, Istanbul è la più popolosa città d’Europa nonché l’unica al mondo ad allungarsi fra due continenti.

Tanti nomi, una sola città, e mille e più storie da raccontare, ma ancor meglio da vivere.

(di Fausto Andrea Marconi)

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